Rajoy: liberare la Catalogna da questa minoranza secessionista intollerante
“Celebrare elezioni urgenti è una saggia decisione”. A dichiararlo è stato il premier spagnolo Mariano Rajoy, intervenendo oggi in Senato dove si decide dell’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione. Rajoy ha spiegato che il suo obiettivo è quello di convocare elezioni entro sei mesi. “Ora non c’é più via di uscita rispetto alla chiamata alle urne”, ha aggiunto il premier spagnolo. Ma la giornata è appena incominciata: il parlamento della Catalogna sarà chiamato oggi a pronunciarsi su una risoluzione presentata dai partiti JxSì e la Cup – i partiti che sostengono l’amministrazione catalana – per avviare un processo che si concluda con l’instaurazione di una “repubblica catalana come stato indipendente e sovrano, di diritto, democratico e sociale”. La dichiarazione fa parte delle proposte congiunte di Junts pel Sì e la Cup registrate in parlamento nel quadro delle tre risoluzioni parlamentari che ogni gruppo può sottoporre al voto oggi dell’assemblea catalana. Ma la Procura spagnola è pronta a denunciare per “ribellione” i membri del Parlamento catalano se voteranno una dichiarazione di indipendenza. Lo rivelano fonti della magistratura spagnola, precisando che la denuncia sarà estesa anche ai membri del governo se l’indipendenza sarà proclamata. Il governo spagnolo interverrà in Catalogna per liberare il suo popolo dal “giogo” di una “intollerante” minoranza secessionista. A dichiararlo è stato ancora Rajoy, che in Senato ha chiesto il via libera all’attuazione dell’articolo 155 della costituzione. “Ciò da cui i catalani devono essere protetti non è l’imperialismo spagnolo ma una minoranza che, in modo intollerante, vuole sottomettere chiunque al giogo della sua dottrina secessionista”.