Pestarono madre e figlio in metro a Roma: chiesti 40 anni per il branco (video)
Pene oscillanti tra i 16 e i 10 anni per i tre giovani che, il 18 settembre dell’anno scorso, hanno massacrato a Roma un uomo in metropolitana che aveva chiesto loro di spegnere la sigaretta. Gli aggressori, tre pregiudicati campani, sono accusati di tentato omicidio, aggravato da futili motivi. Per il gip il branco ha compiuto atti di inusitata violenza manifestando totale incapacità di autocontrollo. Complessivamente sono stati chiesti 40 anni per i tre aggressori.
L’uomo in metro aveva chiesto di spegnere la sigaretta
Maurizio di Francescantonio, 37enne era stato massacrato all’interno di un vagone affollato della metro B di Roma. L’uomo aveva solo invitato i tre a spegnere la sigaretta. Picchiato con calci e pugni, l’uomo era stato ricoverato in prognosi riservata al Policlinico Umberto I, con un trauma cranico, una frattura della scatola cranica ed una emorraggia cerebrale. Ferita anche la madre, schiaffeggiata dagli aggressori del figlio.
I tre giovani, tre pregiudicati campani sotto effetto della droga
Altro dato particolarmente inquietante, il fatto che i tre (con precedenti per furti e rapina) tornavano da un rave-party, non dormivano da quasi due giorni. Imbottiti di droghe, hanno picchiato «brutalmente due passeggeri inermi». Mentre sferravano pugni e calci, in particolare Antonio Senneca e Luigi Riccitiello erano consapevoli di poter uccidere Maurizio Di Francescantonio. Dal video messo a disposizione dall’azienda dei trasporti capitolina si vede che uno degli aggressori colpisce Maurizio per ben 12 volte col ginocchio sulla faccia e sul torace, fino a lasciarlo esanime in terra.