Parla il leader suprematista. La Florida proclama lo stato d’emergenza
Un po’ come se si trattasse di una calamità naturale, il governatore della Florida, Rick Scott, ha proclamato lo stato di emergenza in vista del previsto intervento pubblico, giovedì all’Università dello Stato, di un leader dei nazionalisti bianchi, Richard Spencer.
Il precedente di Charlottesville
Nelle intenzioni del governatore la misura è destinata a liberare risorse specifiche per gestire possibili violenze. «Questo ordine esecutivo è un passo aggiuntivo volto ad assicurare che l’Università della Florida e l’intera comunità sono pronte in modo da assicurare l’incolumità di tutti», ha dichiarato Scott, sottolineando la necessità di mettere in atto un piano di sicurezza coordinato tra agenzie locali e dello Stato prima dell’intervento pubblico di Richard Spencer. Sull’evento pesa il precedente di Charlottesville, quando il corteo dei suprematisti contro la rimozione della statua del generale Lee fu contrastato da una manifestazione anti-razzista e l’importante schieramento di agenti non riuscì a evitare che i due gruppi venissero in contatto e si scontrassero in maniera violenta. Un evento reso drammatico dalla morte di una donna di 32 anni, investita da un ventenne suprematista che si scagliò con la sua auto contro la folla.
La posizione dell’università della Florida
Proprio richiamandosi ai fatti di Charlottesville e ai potenziali problemi di ordine pubblico, l’università della Florida a settembre aveva rifiutato un intervento di Spencer nei propri spazi. Ora, in vista dell’appuntamento del 19 ottobre, l’ateneo ha anche creato una pagina di domande e risposte per chiarire la propria posizione al riguardo. Un tema su cui è intervenuto personalmente anche il rettore Kent Fuchus, secondo il quale «i valori delle nostre università non sono condivisi da Spencer». «I nostri campus sono luoghi in cui persone di tutte le razze, origini e religioni sono benvenute e trattate con amore», ha aggiunto ancora Fuchus, ricordando come per legge sia tuttavia costretto ad acconsentire allo svolgimento dell’intervento di Scott all’interno dell’ateneo.