Meloni: «Non c’è solo il Cav. La sfida a tre per la leadership è più affascinante»
Il “modello Berlusconi” è in voga da diversi anni ma il centrodestra non è rappresentato solo dal Cavaliere. Parola di Giorgia Meloni che dai microfoni di Rtl 102.5 ragiona della leadership del centrodestra sullo sfondo del siparietto tra Berlusconi e Tajani (il primo ha candidato il secondo, che ha ricandidato il primo). «Innanzitutto dico che bisogna lavorare tutti per una coalizione vincente che la sfida per la leadership del centrodestra è una sfida a tre, il che può rendere la questione più complessa ma più affascinante». E non è solo una questione di nomi: c’è una terza via oltre al modello rappresentato da Berlusconi: «Abbiamo ricostruito dal niente e dalla sua dissoluzione l’identità della destra italiana senza tradirla – spiega la leader di Fratelli d’Italia – sono contenta del fatto che oggi incontro tanta gente che ha votato tutta la vita a sinistra e ora si sente rappresentata dalle politiche di Fratelli d’Italia perché nello scontro aperto tra oligarchia e popolo siamo dalla parte del popolo».
Meloni: sullo ius soli il Pd è patetico
«Trovo scandaloso che il Pd, sapendo che si va a votare fra quattro mesi, pretenda di approvare una legge come lo ius soli, che, d’accordo o non d’accordo, incida in maniera molto pesante sul futuro degli italiani perché da 800.000 nuovi immigrati alla cittadinanza automatica sono questioni sulle quali bisognerebbe chiedere al popolo cosa ne pensa», ha detto ancora la Meloni accusando il Pd di pretendere di approvare lo ius soli in scadenza di legislatura, «con un governo che non ha voluto nessuno, una maggioranza fatta di voltagabbana, con il voto di fiducia, è uno scandalo. Se il Pd ritiene che gli italiani siano così d’accordo a dare la cittadinanza italiana automatica agli immigrati, se il Pd è un partito davvero così democratico, è molto semplice: si presenti alle elezioni mettendo al primo punto dell’ordine del giorno la cittadinanza automatica agli immigrati».
«Siamo sovranisti, con Grillo mai»
Dura anche nei confronti di Grillo, la Meloni torna a mettere in chiaro la posizione di FdI nei confronti dell’Europa: «I Cinquestelle sul rapporto con l’Europa e immigrazione, in questi anni hanno sostenuto esattamente le stesse politiche del Pd. Sono l’altra faccia della sinistra. Qualche giorno fa ho sentito Grillo dire che gli Stati nazionali sono destinati a finire, che è la tesi dei mondialisti, dei nemici dell’identità, altro non sono che un’altra faccia di quelli che vogliono distruggere i diritti dei popoli per fare gli interessi di alcuni pochi illuminati». Quindi nessuna alleanza con l’ex comico, ribadisce l’ex ministro della Gioventù rivolgendosi indirettamente a Salvini. «Non capisco come noi che siamo sovranisti possiamo condividere tanto con queste persone, certo poi penso che, soprattutto in questa fase, bisogna dare il segnale che intendiamo vincere le prossime elezioni come centrodestra».