L’Ugl: il progetto Usa di Cerberus è in linea con la nostra idea di cogestione
“Ritengo sia necessario individuare partner sicuri che intendano salvare la compagnia nel suo complesso e non solo i blocchi più remunerativi”. Ad affermarlo in una nota è Paolo Capone, il segretario generale dell’Ugl, in merito alla manifestazione di interesse del fondo di investimento americano Cerberus Capital Management, nei confronti di Alitalia. “È vero che la compagnia statunitense potrebbe rilevare solo il 49% di Alitalia ma se l’intento è quello di coinvolgere i dipendenti e lo Stato con un piano di partecipazione azionaria, questo vuol dire – spiega il dirigente sindacale – tenere a bordo tutti i lavoratori e non solo una parte, come prospettato per altre offerte, vedi Lufthansa ed EasyJet“. Il progetto, rileva ancora Capone, “è in linea con l’obiettivo dell’Ugl, ovvero promuovere nuove forme di democrazia a partire dalla partecipazione dei lavoratori alla cogestione delle imprese, per condurre l’Italia verso il progresso socioeconomico, così come avviene nei Paesi del nord Europa. Quindi, condivido il modello di intervento proposto, che deve essere da monito per tutte quelle realtà industriali interessate ad acquisire Alitalia in toto, nella tutela e valorizzazione dei 12mila dipendenti”.