Lite tra Padoan e la Boschi sulle banche. Spunta la manina di Lady Etruria

31 Ott 2017 14:43 - di Monica Pucci

Nel giorno in cui Maria Elena Boschi sceglie di non interferire con la campagna elettorale in Sicilia, forse per non far perdere voti al Pd, e se ne va in Giappone a parlare di donne e di pari opportunità a un convegno, scoppia un altro caso all’interno del governo. Sempre sul tema delle banche e sempre con “Lady Etruria” al centro delle polemiche, stavolta con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Il retroscena raccontato dal Corriere della Sera è ghiotto e documentato. Padoan, al vertice del Fondo monetario internazionale di Washington, si sarebbe lamentato degli ostacoli posti al governo da “Palazzo Chigi 2”, definizione che servirebbe a individuare i guastatori renziani all’interno dell’esecutivo, con la Boschi in testa.

Padoan parla alla Boschi?

“Chi era in quella riunione – scrive il Corriere – ha avuto l’impressione che il ministro parlasse di una persona in particolare: Maria Elena Boschi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e riferimento nel governo per il segretario del Pd, Matteo Renzi. Ormai nel gergo formatosi in queste settimane, anche attorno alle nomine per la Banca d’Italia, per tutti “Palazzo Chigi due” è lei. Gentiloni è “Palazzo Chigi uno”.

Già nella riunione per la riconferma di Ignazio Visco alla guida di Bankitalia i renziani (con la strategica assenza della Boschi) avevano remato contro, ma stavolta, di mezzo, ci sarebbe una misteriosa manina, forse femminile, forse toscana, che avrebbe provveduto a ritoccare alcune norme della manovra economica. Il ministro dell’Economia sarebbe infuriato con “Palazzo Chigi 2” per quanto accaduto sulle “misure per facilitare lo smaltimento di 240 miliardi di crediti in default nei bilanci delle banche italiane, imperniate su procedure legali rapide per la presa di possesso degli immobili presentati in garanzia dai debitori insolventi”. Misure inserite nella  prima versione della legge di Bilancio inviata dagli uffici del ministero di Padoan, poi cancellate – secondo il quotidiano di via Solferino – da “una mano di Palazzo Chigi”, per poi ricomparire nuovamente ma modificate.

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