Kurdistan, Barzani lascia. Baghdad prende il controllo del petrolio curdo
Nel mezzo di una situazione di tensione con Baghdad in seguito controverso referendum sull’indipendenza, il presidente della regione autonoma del Kurdistan iracheno Massud Barzani, ha annunciato al Parlamento di Erbil le sue dimissioni. Lo riferisce il portale di notizie Rudaw. “Dopo il 1 novembre, non eserciterò più le mie funzioni e respingo un’estensione del mio mandato” ha scritto il 71enne in una lettera letta nell’aula del parlamento del Kurdistan. La lettera è all’esame dell’aula e la decisione non è ancora stata ufficialmente confermata. Forse Barzani rinuncia per questi motivi: la Commissione per i Media e le Comunicazioni del governo di Baghdad ha disposto la chiusura dell’emittente curda Rudaw, prevedendo il sequestro dell’attrezzatura televisiva in Iraq. Lo denuncia la stessa Rudaw sul suo sito Internet, facendo riferimento al decreto diffuso dall’ufficio del settore audiovisivi del governo iracheno. Il decreto spiega che Rudaw deve essere chiusa in quanto la licenza a operare non è stata rilasciata dalla Commissione governativa e diffonde alcuni programmi ”che incitano alla violenza e all’odio e colpiscono la pace sociale e la sicurezza”. L’emittente curda spiega che ”Rudaw Media Network ha ottenuto la licenza dal ministero della Cultura del governo regionale del Kurdistan che fa parte del governo federale dell’Iraq e opera in base a quanto previsto dalla Costituzione irachena”. Le forze federali irachene hanno anche preso il controllo di 40 pozzi di petrolio dai peshmerga nella provincia di Nineveh nel nord dell’Iraq. Lo ha reso noto il maggiore dell’esercito iracheno Hammam al-Abdali all’agenzia di stampa Anadolu. ”Le forze irachene congiunte sono riuscite a prendere il controllo di 40 su 44 pozzi nelle recenti operazioni militari nel distretto di Zummar a Tal Afar”, a ovest di Mosul, ha detto. ”Il governo centrale ha inviato ingegneri specializzati in pozzi petroliferi nella zona in modo da mantenere l’estrazione di greggio senza interruzione”, ha detto al-Abdali. “Le forze irachene stanno anche garantendo la sicurezza degli ingegneri in modo che possano agire in modo responsabile senza incontrare difficoltà”, ha aggiunto.