I Mossos non vogliono passare per separatisti e si vergognano dei loro superiori
La tensione in Catalogna sta dimostrando, tra le altre cose, l’enorme potere di manipolazione dei mass media europei, che sembrano simpatizzare per la causa dei separatisti, in particolare per quanto riguarda la frettolosità con cui vengono indicati le figure simbolo della rivolta contro Madrid. Tra queste i Mossos, cioè la polizia catalana, il cui massimo responsabile è sotto inchiesta per sedizione. Questo significa che i poliziotti catalani solidarizzano con il loro capo? Neanche per idea. “Abbiamo ricevuto tanti messaggi di Mossos d’Esquadra che si vergognano dell’atteggiamento dei loro superiori. Molti di essi non vogliono continuare a far parte di quel corpo di polizia”. Sono le parole – riportate da El Confidencial – di Juan Fernandez, portavoce dell’Augc (Asociación Unificada de Guardias Civiles), secondo cui un gruppo consistente di Mossos starebbe chiedendo il trasferimento alla Guardia Civil o alla Polizia Nazionale. Tra gli agenti del corpo di polizia catalano, starebbe infatti prendendo corpo un sentimento di forte indignazione per il comportamento tenuto da alcuni dei loro colleghi nei giorni prima del referendum sull’ indipendenza e, in particolare, per la passività e l’inerzia mostrate il 1° ottobre.
Nelle ultime ore l’Augc sarebbe venuta a conoscenza delle “confessioni” di numerosi Mossos (si parla di un terzo di essi) che non condividono le idee degli indipendentisti e non si riconoscono nei principi che ispirano anche molti dei loro colleghi. A fronte di tutto ciò, ieri sarebbe stato chiesto al ministro dell’Interno Juan Ignacio Zoido di garantire una “via di fuga” a tutti quei Mossos che desiderano passare alla Guardia Civil o alla Polizia Nazionale. “Esattamente come molti agenti della Gurdia Civil o della Polizia Nazionale sono stati integrati nei Mossos d’Esquadra quando questo corpo è stato costituito – ha detto Juan Fernandez – ora pensiamo sia logico intraprendere la strada opposta”.