Hollywood, cade la testa del N.1 di Amazon Studios. Asia Argento fugge a Berlino (Video)
Lo scandalo esploso a Hollywood si allarga a macchia d’olio: e ogni ora che passa aumenta la sua portata distruttrice, il potenziale di sgomento, il raggio d’azione che ha coinvolto e stravolto molte esistenze, parecchie carriere. L’ultima testa capitolata è quella del direttore di Amazon Studios, la divisione televisione e cinema di Amazon, Roy Price, che ha rassegnato le dimissioni in seguito alle accuse di abusi sessuali del tipo di quelle che hanno sommerso il produttore Harvey Weinstein. Una notizia confermata da un portavoce della compagnia all’agenzia di stampa tedesca Dpa.
Nuove accuse: cade anche la testa del direttore di Amazon Studios
Price era stato messo in aspettativa la scorsa settimana dopo che era stato accusato dalla produttrice di The Man in the High Castle, Isa Hackett di averle fatto proposte di natura sessuale «in modo insistente e ripetuto», a bordo di un taxi nel luglio del 2015. Un ultimo aggiornamento sull’ultimo nome illustre e potente travolto dallo scandalo che ha fatto implodere Hollywood, gli studios, un intero sistema. Solo poche ore prima che si diffondesse la notizia delle dimissioni di Price, infatti, anche Bob Weinstein, fratello di Harvey Weinstein – oltre che co-fondatore della omonima casa di produzione cinematografica – è stato accusato di molestie sessuali; di essere l’orco di cui – come per il fratello Harvey – tutti sapevano e a proposito delle cui malefatte, tutti tacevano. Un intero sistema finito nel fango: quello stesso che per anni e anni è stato messo sotto il tappeto da produttori, agenti, giornalisti, attori. Così, viene fuori solo ora, ma nel frattempo chissà quanta gente ne era al corrente, e chissà da quanto, che come riporta il sito dell’Ansa in queste ore, «in un’intervista a Variety la produttrice Amanda Segel ha sostenuto che Bob ha cominciato a farle avances la scorsa estate ed ha insistito per tre mesi finché un legale della donna non ha minacciato l’interruzione del rapporto di lavoro».
Asia Argento “in fuga” a Berlino intervistata a #Cartabianca
«Dovrebbe essere sufficiente, ha detto la Segel». E invece, evidentemente, così non è stato. Va detto, di contro, che nel frattempo un legale di Bob avrebbe negato ogni condotta inappropriata. Non rinnega e conferma tutto, invece, Asia Argento che, ospite in collegamento da Berlino del programma di Bianca Berlinguer, #Cartabianca, ha rinnovato le accuse e ribadito il suo ruolo di vittima delle circostanze denunciate: una vittima al quadrato, oggi in fuga da un passato scomodo almeno quanto doloroso che l’aha inseguita oltreoceano come perseguitata in casa, e dall’ondata di polemiche inarrestabili che, da quando l’attrice ha deciso di parlare e di postare – oltre che di rincarare la dose dei j’accuse e delle recriminazioni – non riesce a placarsi e a trovare sponde. Il video postato in apertura, allora, ripercorre quanto sostenuto e argomentato dall’attrice ancora ieri sera in diretta tv su Raitre.