Gay è bello: l’indottrinamento passa attraverso Raiuno e Disney channel

27 Ott 2017 18:05 - di Lisa Turri

Gli ascolti ci sono stati, e parecchi: il film Io e lei, con le brave Sabrina Ferilli e Margherita Buy, che Raiuno ha mandato in onda in prima serata mercoledì sera ha conquistato oltre tre milioni di spettatori, sbaragliando la concorrenza. Il film, diretto da Maria Sole Tognazzi, è un inno all’amore lesbico, ritenuto più solido e soddisfacente di una passeggera relazione eterosessuale. Nel 2015, quando il film uscì, incassò 700mila euro. Come è stato sottolineato all’epoca dalla critica, qui l’amore tra le due protagoniste non ha nulla di trasgressivo, è del tutto “normalizzato” e quindi il mondo lgbt non viene raccontato in termini di eccezionalità e discriminazione, come nelle pellicole di Ozpetek, ma inquadrato nei canoni della commedia e persino in quelli della fiction televisiva.

Ma non c’è solo la scelta di Raiuno a far riflettere sul fatto che ormai i palinsesti si sentano in obbligo di inserire la “quota gay” in ogni sorta di programma. E’ di queste ore infatti la notizia della “storica svolta” di Disney Channel: per la prima volta in una serie tv per ragazzi viene introdotta una trama omosessuale. A fare da apripista la popolare Andi Mack, la cui seconda stagione (che negli Stati Uniti si apre il 27 ottobre) sarà incentrata sul tema della consapevolezza e dell’accettazione da parte di uno dei personaggi della propria omosessualità. In particolare, l’attenzione sarà sul personaggio di Cyrus (Joshua Rush) il quale scoprirà di avere dei sentimenti per un suo compagno di classe.

Non c’è chi non comprenda che qui siamo a forme neanche tanto subdole di indottrinamento, perché un conto è rispettare i diritti del mondo lgbt e lottare contro ogni forma di discriminazione e un altro conto è presentare quel mondo come modello di felicità, opposto a quello della ormai superata famiglia “presepiale”. Se non dev’essere la natura a dettare legge in fatto di relazioni tra i sessi non può esserlo neanche il mainstream che strizza l’occhio alla filosofia gender.

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