Espulso un marocchino: “Mette a rischio la sicurezza nazionale”
Un cittadino marocchino 43enne è stato espulso oggi dal territorio nazionale per motivi di sicurezza nazionale. Lo fa sapere il Viminale spiegando che «era stato segnalato dal Dipartimento Affari Penitenziari in sede di Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) nel 2010, quando era detenuto, per reati contro la persona, presso la Casa Circondariale di Napoli Secondigliano, per i suoi contatti epistolari con un cittadino tunisino arrestato nel 2008 per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo, conosciuto durante la comune detenzione all’interno del carcere di Asti».
Terrorismo, il marocchino faceva proseliti in carcere
«Durante tale periodo, si era reso protagonista di una serie di eventi turbativi insieme ad altri detenuti anch’essi coinvolti in specifiche indagini antiterrorismo. Musulmano strettamente osservante dei dettami più rigorosi della pratica religiosa, aveva mostrato una palese insofferenza alle regole carcerarie – spiega la nota – scarcerato lo scorso 5 settembre dalla Casa Circondariale di Sassari, il marocchino è stato trattenuto nel Centro per Rimpatri di Torino Brunelleschi e oggi è stato rimpatriato per motivi di sicurezza nazionale, con accompagnamento nel proprio paese, con un volo decollato dalla frontiera aerea di Malpensa e diretto a Casablanca». Con questa, fa sapere ancora il Viminale, «sono 83 le espulsioni eseguite con accompagnamento nel proprio paese, nel corso del 2017 e 215 quelle eseguite dal 1 gennaio 2015 ad oggi, riguardanti soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso».