Duecentomila migranti mantenuti dagli italiani. Comuni in “sciopero”

22 Ott 2017 19:40 - di Redazione

Un lungo articolo della Stampa svela il grande bluff sui numeri dell’accoglienza dei migranti in Italia e sulle resistenze dei Comuni nel fornire collaborazione per la gestione del fenomeno. “Tante lusinghe, promesse, anche qualche rampogna. Ma tutto sembra inutile. I Comuni continuano ad essere sordi rispetto alle attese del ministero dell’Interno quando si tratta di accogliere i rifugiati. Il sistema Sprar (Servizio protezione per richiedenti asilo e rifugiati) non decolla come speravano al Viminale. Sono soltanto 1017 i Comuni (sui 7978 d’Italia) che hanno aderito e ora garantiscono 31.400 posti”, scrive La Stampa di Torino. Una sorta di sciopero bianco, quello delle amministrazioni comunali.

Il flop del piano di redistribuzione
dei migranti sul territorio

Il piano di accoglienza e di redistribuzione degli extracomunitari in attesa di permesso di soggiorno o di identificazione, che doveva spalmare il peso su tutto il territorio nazionale, si sta rivelando un flop, a fronte dei numeri che continuano a gonfiarsi. “Qualcuno ricorderà il piano del Viminale: se avessero aderito tutti i 7978 municipi, l’accoglienza si sarebbe ripartita sul territorio con il parametro di 2,5 ospiti per mille abitanti. Ma così non è. Le ultime stime dicono che sono 196 mila i migranti a cui in questo momento lo Stato dà vitto e alloggio: 30 mila nei centri dello Sprar, gestiti dai sindaci; i restanti 160 mila a carico delle prefetture”, racconta il quotidiano torinese. L’unico spiraglio di ottimismo arriva sul fronte degli sbarchi, con un trend in calo negli ultimi quattro mesi: sono sbarcati in 26.878, l’anno scorso erano stati 89.205. La riduzione è del 70%.

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