Caso Weinstein, Tarantino fa “mea culpa”: «Sapevo e non ho fatto nulla»

20 Ott 2017 10:26 - di Lara Rastellino

Alla fine è uscito alla scoperto anche lui, Quentin Tarantino, il re del pulp, uno dei cineasti più disorganici all regola cinematografica eppure uno dei più inseriti nel sistema hollywoodiano. Uno dei tanti che  – per sua stessa ammissione –sapeva e ha taciuto. Anche lui, dunque, era a conoscenza da moltissimo tempo dei presunti abusi di Harvey Weinstein e ora si vergogna di non aver preso una posizione ferma, autorevole che avrebbe potuto evitare, forse, il degenerare della situazione fino agli esiti a tutti noti finiti in primo piano in questa ultima settimana di rivelazioni e denunce che hanno fatto finire all’indice un intero sistema di abusi e connivenze di cui tutti – produttori, attori, giornalisti e politici – sapevano. Tutti, come confessato dallo stesso Tarantino al New York Times, regista della trilogia di Kill Bill compreso.

Caso Weinstein, anche Tarantino sapeva

«Sapevo abbastanza per fare di più di quanto io abbia fatto», ha rivelato il regista de Le Iene, aggiungendo che smetterà di lavorare con Weinstein. «C’era di più di semplici voci normali o pettegolezzi», aggiunge dalle colonne del New York Times Tarantino nel suo mea culpa. Insomma non erano «cose di seconda mano», gossip riferiti per puro gusto scandalistico. No, Tarantino – come tutti gli altri finiti nel drammatico elenco di personaggi in qualche conniventi nel silenzio col sistema di abusi e ricatti sessuali in corso da anni – «sapevo di un paio di queste cose direttamente. E vorrei essermi assunto la responsabilità di ciò che avevo sentito», ha detto a questo punto Tarantino, concludendo: «Se avessi fatto ciò che avrei dovuto fare, avrei smesso di lavorare con lui».

Il regista di “Pulp Fiction” fa mea culpa

Quindi il regista ha raccontato di quando nel 1995 la sua fidanzata di allora, Mira Sorvino, gli raccontò di avances indesiderate da parte di Weinstein che l’aveva massaggiata contro la sua volontà. «Ero scioccato e sconvolto», ha ribadito Tarantino, chiarendo però anche: «Non potevo credere che potesse farlo così apertamente. Ma in quel momento ho pensato che lui fosse particolarmente infatuato di Mira». Nel caso della Sorvino non accadde di nuovo nulla di simile, essendo fidanzata con il cineasta. Ma anche un’altra attrice, in seguito, gli confidò una storia analoga. Sapeva poi, per esempio, che Rose McGowan aveva raggiunto un accordo con il produttore. Insomma, di elementi Tarantino ne aveva più d’uno, ma ha taciuto e oggi il regista spera che questa sua ammissione non cambi l’opinione che la gente ha di lui e del suo lavoro. Certo, il boccone da ingoiare è particolarmente amaro…

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