Caso Publitalia ’80, i pm di Milano chiedono l’archiviazione per Berlusconi
I pm di Milano, Giordano Baggio e Mauro Clerici, hanno chiesto l’archiviazione per Silvio Berlusconi nell’ambito di uno stralcio di una richiesta che riguarda Publitalia ’80, la concessionaria di pubblicità del gruppo Mediaset. All’ex premier vengono contestati i reati di appropriazione indebita e frode fiscale.
L’inchiesta sui conti di Publitalia ’80
Il fascicolo è una “costola” dell’inchiesta nella quale Fulvio Pravadelli, ex amministratore delegato ed ex vicepresidente di Publitalia, ha già patteggiato un anno. La richiesta di archiviazione riguarda anche Giuliano Adreani, ex presidente della società. L’istanza dei pm dovrà essere ora vagliata dal gip. L’indagine ruota attorno alla lunga amicizia tra l’attuale leader di Forza Italia e Alberto Maria Salvatore Bianchi, indagato come amministratore della New Publigest, società d’intermediazione pubblicitaria che, tra il 2009 e il 2013, avrebbe emesso fatture per oltre 6,6 milioni di euro a carico di Publitalia ’80 basate, a dire dell’accusa, su operazioni inesistenti, ma che sono state pagate regolarmente dalla concessionaria di pubblicità del gruppo Mediaset.
Le indagini “assolvono” Berlusconi
Tra i beneficiari dei pagamenti vi sarebbe anche l’imprenditore Romano Luzi, il quale avrebbe ricevuto 5,8 milioni di euro per fatture emesse in relazione a operazioni inesistenti. A dare il via ai pagamenti, secondo l’accusa, sarebbe stato l’ex premier in nome dei «rapporti personali» coi due amici. Dalle indagini dei magistrati, chiuse lo scorso gennaio, non sarebbero emerse responsabilità penali per Berlusconi, che non aveva ruoli in Publitalia.