Basilicata, FdI contro Pittella (Pd): è in pieno delirio di onnipotenza

18 Ott 2017 14:24 - di Redazione

Pubblichiamo l’articolo-denuncia di Gianni Rosa, consigliere di Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale, uscito su Basilicata24.it

«Le dittature del ‘900 si impadronirono della semantica monumentale, gestendo la retorica del ricordo di pietra», scriveva qualcuno. È il culto della personalità, idolatria sociale che passa attraverso il dominare le menti per dominare un popolo. Una specie di lavaggio del cervello. Ovviamente, oggetto della raffigurazione sono sempre le vittorie e le conquiste dei grandi dittatori, che ne esaltano la personalità rendendoli immortali. In Basilicata, il nostro Kim Jong Un Marcello, che di vittorie non ne ha conseguite, si farà realizzare un murales raffigurante la sua immagine che stringe la mano al magnate egiziano Naguib Sawiris, a suggello della sottoscrizione del programma We are the people.

Un monumento all’invasione, insomma. Monumento, pagato con i soldi dei lucani, ben 179.450,00 euro provenienti dai protocolli d’intenti sottoscritti da Eni e la Basilicata del 1998-98, soldi del petrolio per intenderci, risorse che dovevano essere utilizzate per il monitoraggio ambientale, così come definito dall’accordo attuativo. Non è una battuta satirica, né tantomeno uno scherzo. È la triste e sconcertante realtà che ha visto il Dipartimento Programmazione e Finanze approvare un progetto chiamato “Muro della Speranza” (Determinazione Dirigenziale n. 1766 del 08/09/2017), che consiste nella realizzazione, ad opera del vincitore di un concorso tra le scuole primarie e secondarie di primo grado (6 -13 anni), di un grande murales della dimensione 100 metri per 2, da realizzarsi in prossimità del Monastero cinquecentesco di Rivello (Potenza), dove, nei primi 50 m, verrà illustrata la storia della Basilicata dalle origini fino alla proclamazione di Matera 2019, con l’immagine finale del presidente Pittella che stringe la mano all’egiziano Sawiris.

 Appare assurdo edimbarazzante costringere, perché il nefasto accordo è previsto dalla determina, gli alunni lucani a partecipare alla autoesaltazione della figura di Pittella. E, saremmo anche di parte, ma è ancora peggio che si sia scelto, come momento topico della sua legislatura, uno degli accordi più drammatici della storia della Regione Basilicata, che ha come obiettivo la sostituzione etnica della nostra Regione.
 Riteniamo offensiva l’immagine della gigantografia di Pittella e Sawiris, il magnate egiziano che propose il suo progetto di invasione anche in Grecia, paese che, nonostante la crisi, si rifiutò di diventare consapevole complice della sostituzione etnica dei suoi cittadini. Il Muro della speranza lucana dovrebbe rappresentare i tanti giovani costretti ad emigrare, proprio per la politica clientelare del Governatore, per trovare un lavoro e soddisfare le proprie legittime ambizioni e la speranza che possano rientrare presto.
 Ma è evidente che per Pittella non rileva il + 15% di Lucani che sono emigrati nel 2016. La sua soluzione allo spopolamento è la sostituzione con gli immigrati. Nessuno mai prima d’ora è riuscito ad esporre la Basilicata a queste magre figure. Presenteremo una mozione, nel prossimo Consiglio del 24 ottobre, per chiedere la revoca della determina.

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