Assolto Pietro Maso: aveva detto di voler uccidere anche le sorelle

21 Ott 2017 15:47 - di Redazione

«Faccio quello che dovevo finire nel 1991. Faccio il lavoro che so fare meglio e poi mi ammazzo». Pietro Maso, condannato per avere ucciso i genitori, aveva pronunciato queste parole al telefono, riferendosi alle sorelle. Per queste dichiarazioni era finito a processo. Il Tribunale di Milano ha assolto il 46enne dall’accusa di minacce gravi verso le sorelle perché il «fatto non costituisce reato».

Maso ha scontato 22 anni di prigione

La vicenda era scoppiata nel 2016, tre anni dopo che Maso era uscito dal carcere (22 anni passati in prigione) per l’omicidio dei genitori. Il 17 aprile del 1991 a Montecchia di Crosara, Pietro e i tre suoi amici-complici li aspettarono nel buio della villetta, camuffati con maschere di Carnevale, e li ammazzarono senza pietà, armati con un bloccasterzo e alcune padelle. Pietro voleva prendersi in anticipo i soldi dell’eredità – calcolata all’epoca in un miliardo e mezzo di lire – e per non spartire niente, accertarono i magistrati, progettava di uccidere anche le sorelle ed un cognato.

“Le minacce di Maso non sono un progetto di omicidio”

Per il giudice Guido Salvini, lo stesso che ha indagato sulla strage di Piazza Fontana, non è sufficiente sostenere di voler uccidere un’altra persona perché questa possa dirsi minacciata. Nelle motivazioni, il magistrato ricorda come sia l’ex moglie che una delle sorelle di Maso «hanno riferito che l’imputato si trovava in quei giorni in una situazione di grave turbamento, era come “fuori di testa”, non riuscendo a risolvere i problemi che aveva dovuto affrontare dopo la scarcerazione. Era quindi molto agitato, con sbalzi di umore, in una situazione psicologica alterata che certamente può averlo portato a esprimere minacce che tuttavia non corrispondevano a un effettivo progetto». La conferma sta nel fatto che il veronese avrebbe manifestato il suo proposito criminale soltanto nelle due telefonate avvenute l’1 marzo 2016 «nell’arco di una sola mattinata, ed episodi del genere non si sono più verificati».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *