L’immigrazione sana: aperta la prima pizzeria al taglio italiana in Giordania
Quando l’immigrazione è sana: è stata inaugurata ad Amman la prima pizzeria al taglio italiana della capitale giordana, gestita da una cooperativa locale che sostiene i rifugiati cristiani iracheni, grazie al supporto dell’organizzazione Un Ponte Per…. Aysen, racconta l’ong in una nota, aveva un ristorante a Baghdad, prima della guerra, così come Nashwan, che ne aveva uno a Mosul prima dell’arrivo dell’Isis. Wisam, Majid, Zeyad, Raad e Haitham vivevano tra Kirkuk e Qaraqosh. Sono tutti iracheni, fanno parte della comunità cristiana, e in Giordania sono arrivati come rifugiati insieme alle loro famiglie per sfuggire alle persecuzioni dell’Isis. A loro è stato dedicato un corso di formazione per pizzaioli, organizzato da Un Ponte Per…, ong italiana attiva in Medio Oriente da oltre 26 anni e da tempo presente in Giordania. Dopo il corso, e grazie alla consulenza di un esperto pizzaiolo italiano, è arrivata l’inaugurazioone della pizzeria, che sarà aperta al pubblico dalla prossima settimana, ospitata negli spazi messi a disposizione dalla Parrocchia di Mar Yousef. La nuova pizzeria al taglio all’interno della cooperativa di Mar Yousef, ristrutturata ed equipaggiata grazie al sostegno della Nunziatura Apostolica e al Convento dei Frati di Assisi, permetterà nei prossimi mesi ai neo-pizzaioli di mettere a frutto le doti acquisite tramite una presenza giornaliera in pizzeria. Si tratta, prosegue la nota, di un’attività che rientra in un più vasto piano di progetti che Un Ponte Per… porta avanti da anni in Giordania, per sostenere le comunità rifugiate dall’Iraq e dalla Siria a causa della guerra. La pizzeria si trova nel quartiere centrale di Jabal Amman, che ospita un gran numero di rifugiati di diverse comunità. Tra gli obiettivi c’è infatti anche quello di consentire ai membri delle comunità vulnerabili, rifugiate da Iraq, Siria, Somalia e Sudan, di usufruire della pizzeria come mensa gratuita.