Accordo tra Hamas e Fatah. Dura reazione di Israele: la pace si allontana

13 Ott 2017 10:13 - di Redazione

Hamas e Fatah hanno raggiunto un accordo di riconciliazione durante i colloqui iniziati martedì al Cairo sotto la supervisione dell’intelligence egiziana. Lo ha annunciato il capo del movimento islamista palestinese, Ismail Haniyeh, in una nota. «Oggi è stato raggiunto un accordo tra Hamas e Fatah sotto il patrocinio egiziano», ha affermato Haniyeh, senza aggiungere ulteriori dettagli in merito.

L’accordo tra Hamas e Fatah

Intanto, fonti palestinesi presenti al Cairo hanno spiegato che i dettagli dell’intesa verranno rivelati nelle prossime ore nel corso di una conferenza stampa di rilievo internazionale prevista per oggi al Cairo, alle 13 «ora palestinese», (le 12 in Italia). I dossier principali dei colloqui sono stati, tra gli altri, i valichi, le elezioni, la sicurezza a Gaza, la gestione di ministeri e la questione dei dipendenti pubblici della Striscia: circa 40.000 persone che lavorano nei dicasteri di Hamas da quando nel 2007 il movimento ha preso il controllo dell’enclave. Come anticipato, allora, per quanto delineati nella sostanza, gli accordi saranno definiti nei dettagli proprio in queste ore e ufficialmente delineati e comunicati solo nel corso dell’incontro con la stampa, che confermerà in linea di massima l’intesa raggiunta e annunciata. Lo ha reso noto il capo della delegazione di Fatah che ha negoziato l’intesa nella capitale egiziana, Azzam al-Ahmad, stando a quanto riportato dall’agenzia Wafa.

Dura reazione da parte di Israele

Immediato il commento di Israele: l’accordo fra Fatah e Hamas «non fa che complicare ancor di più gli sforzi per la pace israelo-palestinese», ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, aggiungendo a stretto giro che «Israele si oppone a qualsiasi forma di riconciliazione in cui l’organizzazione terroristica di Hamas non consegni le armi e non cessi di combattere per la distruzione di Israele». Una presa di posizione che non lascia spiragli, ribadita una volta di più dal premier israeliano in un post su Facebook.

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