Zanzare infette, la Lorenzin minimizza ma spuntano altri 11 casi di Chikungunya

19 Set 2017 18:55 - di Redazione

Il ministro Beatrice Lorenzin getta acqua su fuoco, minimizzando l’allarme, ma intanto i casi di Chikungunya aumentano, e non solo lungo le coste laziali. «Non esiste un vero pericolo sanitario, il focolaio fortunatamente è stato circoscritto all’area di Anzio. La Chikungunya ha effetti collaterali, è molto dolorosa ma non ha nessun effetto sulla salute complessiva del paziente e quindi possiamo stare tranquilli», ha detto il ministro della Salute a margine della presentazione dell’evento ViviSmart al ministero della Salute. «Abbiamo indetto un G7 su come il cambiamento climatico incide sulla salute, che si terrà i primi di novembre», ha ricordato il ministro, sottolineando come “la tropicalizzazione del nostro clima, e quindi anche una maggiore sopravvivenza delle zanzare, porta al fatto che vettori portatori di infezioni debbano essere debellati. Motivo per il quale – ha ribadito – le disinfestazioni in capo ai Comuni e agli Enti locali sono importantissime”. «Non è un elemento che va sottovalutato, lo stiamo dicendo da anni perché è cambiato il contesto climatico. Dobbiamo combattere anche la proliferazione di insetti che prima vivevano nell’arco di 20 giorni e che adesso hanno prolungato la loro vita e riproduzione», ha concluso la Lorenzin.

 

A Roma altri undici casi di Chikungunya

“Ad oggi al Seresmi (Servizio Regionale di Sorveglianza Malattie Infettive) sono pervenute un totale di 76 notifiche di casi di Chikungunya. Dunque 11 casi in più rispetto all’ultima rilevazione effettuata nella giornata di ieri lunedì 18 settembre. Di questi 11 nuovi casi, 7 sono residenti o hanno riportato un soggiorno nel comune di Anzio nei 15 giorni precedenti l’esordio dei sintomi. I restanti 4 nuovi casi sono residenti nel comune di Roma e non hanno collegamenti con Anzio», ha comunicato in una nota la Regione Lazio. «Ribadiamo che in aree dove si segnalano casi autoctoni singoli o focolai epidemici autoctoni (2 o più casi) -spiega la Regione- scattano le misure di disinfestazione previste dal Piano nazionale di Sorveglianza 2017 del Ministero della Salute ovvero: trattamenti su suolo pubblico e privato, trattamenti adulticidi con prodotti abbattenti, trattamenti dei focolai larvali, replica di tutti gli interventi in caso di pioggia, ripetere l’intero ciclo dopo la prima settimana».

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