X Factor, Mara Maionchi si confessa: i tradimenti, la zia lesbica e comunista
Intervistata dal settimanale Grazia, Mara Maionchi ha parlato del suo ritorno in giuria a “X Factor” e, in vena di confessioni, ha svelato anche qualche dettaglio piccante della sua vita familiare, del suo matrimonio, dal marito infedele al rapporto con le figlie, al gioco d’azzardo, a una zia molto fuori dagli schemi. Prima si è soffermata sull’ emozionante ritorno nella giuria del popolare talent e della voglia di mettersi ancora in gioco. “Mi sono chiesta: ‘Sarò ancora capace?’, i tempi cambiano, è cambiato il mondo della musica. Ma la leva è stata il pensiero di aiutare questi ragazzi. Non sono immune da errori, anzi nella vita ho fatto più sbagli che cose fatte bene. Ma nella realtà, il difficile è tornare. Perché, avendo lasciato un buon ricordo, rovinarlo dispiacerebbe”, ha confidato la produttrice.
Nel corso dell’intervista, poi, Mara Maionchi ha parlato del suo matrimonio con Alberto Salerno, matrimonio che dura dal 1976. Non è un segreto che Alberto Salerno abbia tradito sua moglie: lo aveva rivelato la stessa Mara Maionchi nel suo libro “Il primo anno va male, tutti gli altri sempre peggio”. La donna ha dovuto affrontare questa difficile situazione, e lo ha fatto con la sua consueta forza d’animo. La Maionchi, poi, ha aggiunto come ha reagito lei al tradimenti di Alberto. “In un modo diverso, cioè giocando d’azzardo – spiega -. Non riuscivo a controllarmi, perdevo somme importanti, facendo danni anche a lui. Il tradimento non è solo il colpo di testa di una sera, ci sono tanti modi di tradire, anche far credere di essere una persona perbene”. Ha aggiunto molte curiosità sulla sua famiglia, aggiungendo una notazione “esplosiva”: “Diciamo che quelle di casa mia sono sempre state donne fuori dagli schemi. Mia nonna si è separata nel 1904 da un uomo che non era un esempio di santità. Anche le mie zie erano particolari. La zia Anita, poi, cugina di mamma, non si è mai sposata e ha sempre lavorato. Era lesbica, ma la cosa non ci ha mai suscitato grande impressione. Era normale. Trovo se mai più rivoluzionario che si fosse iscritta al Partito Comunista nel 1918″.