Vaccini, marcia indietro del Veneto. Zaia: «Se avessi figli, li vaccinerei»
Marcia indietro del Veneto sui vaccini. La regione guidata da Luca Zaia ha deciso di sospendere il decreto di moratoria di due anni che avrebbe permesso alle famiglie di presentare tutta la documentazione vaccinale per i bimbi da zero a sei anni, entro il 2019, ed evitare così la decadenza dell’iscrizione dagli asili nido e dalle scuole dell’infanzia già a partire da questo anno scolastico.
Il decreto di moratoria era stato firmato dal direttore generale della sanità veneta Domenico Mantoan ed aveva scatenato polemiche. Immediata la reazione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: «Apprendiamo con soddisfazione la decisione del Veneto di allinearsi alla normativa nazionale. Il governo era già al lavoro sul ricorso da presentare contro il provvedimento preso lo scorso 4 settembre. Da parte sua, il governatore Zaia ha dichiarato: «Se avessi figli, li vaccinerei. Non cerco lo scontro».
«La decisione della regione Veneto – ha detto Maurizio Gasparri -di sospendere il decreto di moratoria in materia di vaccini è molto saggia. Bene hanno fatto ieri i nostri capigruppo Romani e Brunetta a rivolgere un pubblico invito al presidente Zaia che ha assunto una determinazione condivisibile. Male hanno invece fatto coloro che con toni polemici hanno difeso una scelta inopportuna». «I vaccini sono una cosa seria ed è ora di finirla di delirare sulla pubblica salute. No vax, free vax, ragionano in maniera inaccettabile parlando senza le necessarie competenze. In un momento in cui l’Italia rischia di importare malattie dall’estero, la prevenzione sanitaria diventa ancora più necessaria».