«Non so come abbia argomentato il Pm la richiesta di archiviazione ma lotterò fino a quando non verranno identificati tutti gli autori di questa violenza immane che ha subito mia figlia. Anche se gli inquirenti ritengono che non ci sia un responsabile per il suicidio, è inconcepibile che tutto finisca in un nulla di fatto. I colpevoli sono tanti. C’è chi ha fatto commercio su di lei per esempio pubblicando parodie e video in rete. A questo riguardo ho già fatto diverse denunce. Ciò che è accaduto a mia figlia è incredibile così come lo è che non venga individuato un colpevole», è la tesi della mamma di Tiziana, che annuncia opposizione alla decisione della Procura sull’archiviazione delle accuse di istigazione al suicidio.
Tiziana Cantone suicida per i video hot: nessun colpevole. La mamma: «Vergogna»
Nessun colpevole del suo suicidio, la sua decisione non fu favorita da comportamenti illeciti di ex fidanzati o amici occasionali, anche di tutti coloro che avevano partecipato o diffuso quei video hot in cui Tiziana Cantone si “esibiva”, per scelta o forse per plagio o costrizione. La Procura di Napoli Nord ha chiesto al gip l’archiviazione del fascicolo sull’induzione al suicidio a carico di ignoti. Resta aperta l’inchiesta per la diffamazione nei confronti di Tiziana da parte di alcuni conoscenti; in questo caso la richiesta di archiviazione del pm è stata respinta dal gip, che ha disposto nuovi accertamenti. Tiziana Cantone a 31 anni si tolse la vita dopo che in rete erano stati diffusi suoi diversi video hard, forse su invito o iniziative di persone che al momento, però, restano nell’ombra. «Sono tanti i colpevoli che devono pagare e io non mi fermerò fino a quando non otterrò giustizia per mia figlia», urla la mamma di Tiziana, intervistata da Vanity Fair.