Roma, Noi con Salvini perde pezzi: altri 8 coordinatori con Riva Destra
Dopo Riva Destra, i coordinatori di otto municipi romani prendono la propria strada e si staccano da Noi con Salvini. «Non crediamo più nel progetto politico di Noi con Salvini a Roma, aggiungiamo le nostre dimissioni a quelle già date sabato scorso dal capogruppo nel Municipio V di Roma, Fabio Sabbatani Schiuma, condividiamo le motivazioni della presa di distanza a livello nazionale da NcS da parte del movimento Riva Destra e iniziamo a credere che sia in corso un vero e proprio sabotaggio per impedirne la crescita, lasciando che l’unico obiettivo sia la corsa al parlamento di taluni in qualche provincia della regione». Le accuse arrivano dai municipi I, II, IV, V, VIII, X, XI e XV.
L’addio a Noi con Salvini
«A Roma, siamo commissariati – continua la nota – da un consigliere comunale di Terracina, nominato coordinatore regionale, con un passato in tutte le sigle possibili che si sono succedute nel centrodestra, compreso quel “Futuro e libertà” di tal Gianfranco Fini: il partito è fermo da mesi e non esiste meritocrazia. Nessuno ha preso provvedimenti per la campagna elettorale di Roma, totalmente sbagliata nella sua impostazione mediatica e organizzativa e nella quale si è permesso a taluni di remare finanche contro il partito, in un’anarchia totale e impedendo all’allora commissario romano Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega al Senato, di lavorare come avrebbe voluto», scrivono i coordinatori che denunciano l’emarginazione politica di coloro che hanno portato risultati concreti come Fabio Sabbatani Schiuma.
Concluso il progetto
Il divorzio con Riva Destra, invece, è arrivato dopo un voto online da parte dei cento componenti della Direzione Nazionale del partito, che hanno deciso di riprendere piena autonomia «stufi di atteggiamenti ipocriti e arroganti, tutti rivolti alla difesa di posizioni personali». Riva Destra, storico primo circolo romano di Alleanza Nazionale nato nel 1993 era passato alcuni anni fa sotto le bandiere della Lega. «Denunceremo ovunque e comunque le meschinità, le piccinerie, i sotterfugi, gli accordi inconfessabili, il “privato” ingombrante di alcuni mestieranti della politica, che hanno fatto danni incalcolabili a una destra che deve essere sempre seria e credibile e che continuano ad agire indisturbati anche in questo progetto nel quale abbiamo creduto. Dispiace che ciò abbia impedito a persone per bene e politicamente avvedute di lavorare e di accrescerne il fatturato politico. Per questi motivi riteniamo comunque concluso a livello nazionale il nostro sostegno al progetto di Noi con Salvini».