Rampelli: «Il Pd lottizza anche i terremoti. Che ne capisce la De Micheli?»
La nomina del sottosegretario Paola De Micheli a commissario per la ricostruzione, in sostituzione del dimissionario Vasco Errani, non è andata giù al capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Fabio Rampelli, secondo cui siamo in presenza “solo di una manovra correntizia interna al Pd”.
«Innanzitutto la De Micheli non ha niente a che vedere col territorio colpito dal sisma, di cui disconosce storia e caratteristiche, né può almeno vantare l’esperienza che Vasco Errani aveva maturato da governatore dell’Emilia Romagna», dichiara Rampelli. «Si tratta poi di un sottosegretario al ministero più pesante che ci sia nel consiglio dei ministri che non potrà assicurare alle popolazioni colpite dal sisma quella totale dedizione di cui hanno bisogno. Insomma, l’avvicendamento ci sembra solo un deprimente passaggio di consegne tra la corrente bersaniana e quella renziana del Pd. Il popolo del cratere intanto barcolla ancora tra macerie e pacchi di approvvigionamento alimentare, come in guerra, privo di servizi essenziali», conclude l’esponente del partito di Giorgia Meloni.
Il triste show della De Micheli
«Sono molto onorata e consapevole dell’incarico che mi è stato affidato. Lo affronto con grande umiltà e determinazione». Fresca della nomina di commissario straordinario alla ricostruzione, davanti a fotografi e tv, che l’attendevano in piazza Colonna, a pochi metri dall’ingresso di palazzo Chigi, Paola De Micheli ha spiegato quale sarà la sua mission: «So che per ricostruire quei territori bisogna ricostruire case, attività produttive e scuole, ma anche le prospettive di vita e lavoro delle popolazioni. Per questo, sarà nelle zone del terremoto molto tempo e molto spesso, facendo di tutto per essere utile alla ricostruzione». Non pensa di dimettersi da parlamentare per incompatibilità con il suo nuovo incarico?, le ha chiesto qualcuno. «’No, perchè non c’è nessuna incompatibilità», ha tagliato corto De Micheli.