Qatar, Trump vuole chiudere l’ufficio talebani voluto da Obama
Donald Trump sta facendo pressioni sul presidente afghano Ashraf Ghani affinché venga chiuso l’ufficio di rappresentanza dei talebani a Doha, in Qatar, che per oltre sei anni è stato considerato un canale di dialogo per la pace in Afghanistan. Lo scrive il Guardian, citando numerose fonti a conoscenza delle discussioni in corso tra Washington e Kabul. Ghani, scrive il quotidiano britannico, sarebbe orientato ad accogliere le richieste del presidente Usa, sebbene la decisione finale non sia ancora stata presa. La questione è stata sollevata nel corso di un incontro tra Trump e Ghani avvenuto giovedì scorso a New York a margine dei lavori dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Entrambi i presidenti sarebbero d’accordo sul fatto che l’ufficio politico dei talebani a Doha non svolga alcun ruolo nel facilitare le trattative di pace, ma anzi assegni una legittimità politica ai talebani. Trump, inoltre, considera la missione talebana a Doha, voluta a suo tempo da Barack Obama, un’iniziativa fallimentare, da sempre osteggiata da Arabia Saudita ed Emirati Arabi, gelosi del protagonismo diplomatico del Qatar. La richiesta di chiusura dell’ufficio talebano, che conta 36 addetti, deve pervenire formalmente da Kabul, anche se la decisione finale spetterà alle autorità del Qatar. Secondo una fonte citata dal Guardian, l’ufficio talebano di Doha è divenuto anche una vittima collaterale del perdurante braccio di ferro tra Arabia Saudita e Qatar. L’ufficio venne aperto a Doha nel 2011, subito dopo i primi contatti segreti tra talebani e Usa, avvenuti in Germania. I talebani tentarono anche di aprire una vera e propria missione diplomatica nel 2013, ma l’iniziativa venne bloccata dall’opposizione del governo afghano. L’ufficio diplomatico di Doha ebbe un ruolo fondamentale nel 2014, per lo scambio nel quale gli Usa liberarono cinque prigionieri talebani detenuti a Guantanamo, in cambio del sergente dell’esercito, Bowe Bergdahl.