Prepariamoci allo scontro con la Germania: arriva il superfalco Lindner

28 Set 2017 14:23 - di Tito Flavi

Dalla padella alla brace: non abbiamo fatto in tempo a tirare un sospiro di sollievo alla notizia che al potentissimo ministero delle Finanze germanico non rimarrà Wolfgang Schaueble, soprannominato “mister austerity”, che una inquietante notizia arriva da Berlino: il posto lasciato libero da Schaueble (che sarà il nuovo presidente del Bundestag) potrebbe essere occupato da Christian Lindner, il capo dei liberali tedeschi (Fdp), che domenica scorsa ha conseguito un ottimo risultato riportando il suo  partito in Parlamento  è superando il 10 per cento. La voce di Lindner allo strategico ministero è sempre più insistente, perché i liberali hanno chiesto proprio le Finanze come condizione essenziale per dare vita alla “Coalizione Giamaica” (Cdu-Csu, liberali, verdi) dopo la fine dell’esperienza della Grosse Koalition

Con Lindner alle Finanze potranno essere crauti amari per l’Italia e per i paesi dell’Europa mediterranea. La Fdp si è sempre dichiarata contraria ai salvataggi della Grecia e nel programma elettorale ha parlato della possibilità di far uscire dall’euro Stati in difficoltà. Domenica sera, a scrutinio ancora aperto, Lindner già prometteva sfracelli : «Un bilancio dell’Eurozona dove i soldi andranno verso la Francia per finanziare la spesa pubblica o verso l’Italia per riparare i disastri di Silvio Berlusconi è impensabile».

Nulla è scontato, certo Ma l’aria che da domenica tira in Germania non sembra molto favorevole né alla riforma dell’Ue né a flessibilità di bilancio. Ed è amaro pensare che la situazione sarebbe per l’Italia notevolmente diversa se il periodo favorevole garantito dalla politica di liquidità voluta da Mario Draghi e dalla discesa del prezzo del petrolio non fosse stato malamente sprecato da Renzi con le sue “mancette” e il suo illusionismo in politica economica. 

È plausibile pensare che l’Italia avrà in futuro crescenti difficoltà in Europa. Ce la dovremo fare con le nostre forze. Ma con un’Ue condizionata dall’ideologia del rigore più fanatico sarà dura riformare l’Italia e l’Europa. Prepariamoci allo scontro. 

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