Il Politecnico di Torino è la migliore università al mondo per trovare lavoro
Il Politecnico di Torino è la migliore università al mondo nel garantire prospettive occupazionali ai propri laureati. A decretarlo è stata la classifica internazionale Graduate Employability Rankings 2018, proposta istituto britannico QS. Secondo il think tank l’ateneo torinese si colloca al primo posto per l’indicatore Graduate Employment Rate, uno dei cinque valutati dal ranking sull’occupabilità dei laureati, che quest’anno ha analizzato 600 università in tutto il mondo.
I criteri per valutare le università
I criteri utilizzati sono la reputazione delle università presso i datori di lavoro, le partnership realizzate con le imprese, il successo dei laureati nelle proprie carriere, la presenza delle aziende nel campus e il tasso di occupazione dei laureati a un anno dal titolo. In quest’ultimo indicatore, calcolato come rapporto tra la percentuale di occupazione dei laureati dell’ateneo (pari al 94%) e la media degli atenei italiani esaminati (pari al 76.2%) il Politecnico di Torino ottiene il miglior risultato al mondo, a pari merito con il Moscow State Institute of International Relations. Seconda posizione, sempre per il Politecnico, per altri due indicatori, Employer reputation e Employer-Student connection, che valutano rispettivamente la reputazione dell’università presso i datori di lavoro e le opportunità offerte dalle aziende alle università per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro. I risultati raggiunti collocano il Politecnico nell’ambito del 25% delle migliori Università al mondo.
La formula del successo del Politecnico
«Il Politecnico di Torino ha investito molto in questi anni nella qualità della formazione, offrendo percorsi di studio impegnativi, che sanno contemperare solidi fondamenti disciplinari con un approccio trasversale e multidisciplinare», ha spiegato il rettore, Marco Gilli. «Vi sono due plus importantissimi, che valorizzano il nostro sistema formativo: da un lato partnership forti con il nostro territorio e con grandi imprese leader nei principali ambiti industriali e dei servizi avanzati, dall’altro una politica di internazionalizzazione che consente a un elevato numero di studenti di trascorrere significativi periodi presso prestigiose università estere e in molti casi di conseguire titoli congiunti». «Per questo – ha concluso il rettore – siamo orgogliosi di contribuire, anche con questo risultato, alla crescita e allo sviluppo del territorio e del Paese».