Catalogna, sale la tensione: domenica la situazione potrebbe precipitare
In Catalogna sale pericolosamente la tensione. Domenica, giorno del referendum organizzato dagli indipendentisti e vietato dal governo Rajoy, la stuazione potrebbe precipitare. La polizia spagnola – e anche gli stessi Mossos d’esquadra catalani, la polizia regionale – temono gravi disordini disordini.
La speaker del Parlamento catalano, Carme Forcadell, si aspetta un’adesione massiccia. «Se ci fermano fisicamente vedremo quello che accadrà». Per il governo spagnolo il referendum, indetto grazie ad una legge ritenuta incostituzionale, configura un’attività illegale. Le autorità di madrid hanno ha dato l’ordine alle forze dell’ordine di bloccare l’accesso ai seggi, su Twitter la polizia catalana evoca però «conseguenze non desiderabili» per quanto riguarda «la sicurezza in città dal punto di vista dell’ordine pubblico». Il corpo dei pompieri della Catalogna si è schierato per il referendum e ha proposto di contribuire a garantire la sicurezza degli elettori che si recheranno ai seggi. Hanno esposto un grande striscione pro-referendum davanti alla facciata del Museo di Storia della Catalogna a Barcellona. Mariano Rajoy non parteciperà al vertice informale Ue sul digitale in programma stasera e domani a Tallinn. L’assenza è legata alla necessità di restare in Spagna per seguire da vicino la situazione.