Boldrini si candida a leader del partito dello Ius Soli: «Conviene a tutti…»
Si capisce lontano un miglio che la sua intenzione è quella di cavalcare la battaglia dello Ius Soli per provare a giocare la propria partita politica a sinistra. E come presidente della Camera, a quanto pare, non vede l’ora di dare un’accelerazione alla legge sprofondata al Senato. «È nell’altro ramo del Parlamento. Aspettiamo di capire quali saranno gli sviluppi. Io penso che questo sia un provvedimento atteso da tanti giovani che sono nati in Italia. Sono persone giovani che vanno a scuola con i nostri figli, e dei Paesi dei loro genitori non conoscono neanche la lingua. Sono a tutti gli effetti italiani. Quindi penso che sia conveniente per tutti farne dei buoni cittadini», ha detto oggi Laura Boldrini, a margine del G7 delle avvocature su “Sicurezza e linguaggio dell’odio” in corso a Palazzo della Cancelleria a Roma. «Un intervento fuori luogo lo bolla subito Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio – È un provvedimento divisivo e lontano da realtà e da Paese. Non sarà mai legge dello Stato». Il Pd, uscito distrutto dal confronto intento alla maggioranza, non sembra intenzionato a mollare, ma il presidente del partito, Matteo Orfini, non trova di meglio che prendersela con l’opposizione. «Nei mesi in cui sono stato reggente del Pd dopo le dimissioni di Renzi da segretario, spiegai con chiarezza che l’unico modo per approvare lo ius soli al Senato è mettere la fiducia. Senza non ci sono i numeri dato che una parte della maggioranza -che pure aveva votato il testo alla Camera- ha cambiato opinione. Ai ministri che chiedono lodevolmente di accelerare, suggerisco di lavorare più rapidamente per sciogliere il nodo fiducia. Perché è proprio a loro che compete questa decisione». Da sinistra, invece, si urla contro il nemico “nero”. «Che le destre e i razzisti di questo Paese siano contro la legge sullo Ius Soli francamente non ci sorprende. Quello che è inaccettabile invece è il balletto imbarazzante dentro il Partito Democratico e dentro il governo . Mettano la fiducia una buona volta su una legge di civiltà», dice il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.