Atreju, Rampelli non fa sconti a Minniti: “Viminale latitante su rom e occupazioni”
Ad aprire il dibattito di Atreju 2017 su sicurezza e immigrazione, Fabio Rampelli. Il capogruppo di FdI alla Camera ha colto l’occasione della presenza del ministro dell’Interno, Marco Minniti, per sollevare alcune questioni di drammatica attualità.
Rampelli sui roghi tossici e l’impunità dei nomadi
«Sulle città soggette ai roghi tossici prodotte dai nomadi. Esistono delle terre franche dove è consentito tutto. Perché nei campi nomadi le forze dell’ordine non possono entrare? I bambini dei campi nomadi. Perché non togliere la patria potestà a chi sfrutta queste creature?», ha chiesto al ministro il capogruppo di FdI.
Altro tema: le occupazioni abusive. «Ormai non è più un reato occupare un edificio. Esistono organizzazioni che prendono appuntamenti, pianificano l’occupazione. Lo fanno perché tutti sanno che è particolarmente complicato lo sgombero. Non voglio portare l’esempio di Roma, di Milano o di Napoli. Voglio portare l’esempio di Castelvolturno dove le case di villeggiatura di privati cittadini sono state occupate. Con lo Stato inerme, incapace di restituire le case ai legittimi proprietari. Ministro Minniti, questa è una vera e propria requisizione», ha sottolineato Rampelli.
Ius soli: Perché imporre ai bambini la cittadinanza italiana?
Il dibattito si è poi spostato sulla legge in cantiere. «A proposito di jus soli, lo scorso anno 250mila cittadini stranieri sono diventati italiani a fronte di appena 400mila neonati. Perché -si è chiesto Rampelli – a un bambino nato in Italia da genitori stranieri, dobbiamo automaticamente imporre la cittadinanza italiana? Perché questa imposizione dall’alto verso il basso? Non mi pare molto di sinistra questo atteggiamento. Ci sono flussi migratori quasi biblici e dare un segnale come lo ius soli, significa incentivare i viaggi della speranza dall’Africa. E concludo con la legittima difesa: perché insieme alla legge Fiano e allo Jus soli è parcheggiata in Senato? Forse ha paura dell’ennesima figuraccia del governo?».
Immigrati: rimandiamo a casa chi delinque
Fabio Rampelli ha poi chiuso con il tema dell’immigrazione, ricordando al ministro che ci sono delle mozioni di Fratelli d’Italia sull’argomento. «Se c’è qualche timida risposta sul minor flusso di immigrati nel mese di agosto, vorremmo sapere quali sono i trattamenti previsti su cinquecentomila, in 400mila non sono profughi, non fuggono da guerra, ma sono in Italia per ragioni economiche. Questo governo non vuole sentire parlare di rimpatrii. I numeri dati da governo sui rimpatrii sono ridicoli. I migranti economici vanno rimpatriati: i primi che vanno rimpatriati sono coloro che non rispettano la legge, le tradizioni, la religione e la cultura italiana. Rimandiamo subito a casa chi è responsabile di violenze inaccettabili».