Atreju, la triste profezia di Meluzzi: «Tra 20 anni l’Italia sarà gender e piena di musulmani»
Un intervento appassionato quello di Alessandro Meluzzi alla festa di Atreju in svolgimento a Roma. «Le elite chiamano populisti i popoli, quando stanno sfuggendo dalle loro grinfie», premette lo psichiatra e politico italiano. «Gli gnostici del caos del nulla hanno pensato di cancellare le distinzioni tra padre e madre, la distinzione tra nazioni, questo nichilismo si è esteso anche alle elite spirituali, politiche e religiose».
Meluzzi chiede alla platea della manifestazione organizzata da Fratelli d’Italia: «Dove sono finiti i valori irrinunciabili di cui parlava con forza Benedetto XVI? Sono stati usati da una visione bergogliana in cui siamo costretti a digerire delle drammatiche aberrazioni». E qui l’elenco di Meluzzi è impressionante: «Genitore 1 e Genitore 2 , progetti scolastici dove i bambini maschi sono costretti a vestire da femmine e viceversa. E ancora «la distruzione della famiglia, il decremento della natalità, la liberalizzazione della droga per ottundere le coscienze».
Merluzzi e il buonismo dilagante
Come è potuto avvenire tutto questo? «In una melassa di buonismo, che è il contrario della bontà. Siamo vittime di una politica migrazionista irresponsabile fatta per calpestare l’Europa per calpestare i suoi valori. La ragione e la fede possono andare di pari passo nel campo della cultura cristiana, non certo nella cultura islamica». Quidi Meluzzi conclude il suo intervento con un appello alla leader di FdI: «Cara Giorgia, cari Fratelli d’Italia nel 2040 avremo tra i 18 e 20 milioni di islamici in Italia. Mi auguro che il futuro dei nostri figli venga deciso a Roma e non a Berlino o a Strasburgo. Ecco perché siamo qui: per rilanciare la nostra patria, calpestata ed offesa come non mai».