Acea allo sbando: i soci si dividono i ricavi e gli investimenti diminuiscono

12 Set 2017 17:01 - di Redazione

Il 27 aprile scorso si è insediato il nuovo cda di Acea, ma le criticità sono sempre le stesse: Acea fa sprecare ettolitri di acqua e minaccia di razionare l’erogazione. L’utente che abbia bisogno di parlare con un responsabile, si trova solo a confrontarsi con telefonisti che non sanno nulla e che non sempre passano le segnalazioni dei guasti ai tecnici, i quali a loro volta rifiutano di intervenire se l’utente non firma illegali documenti unilaterali stabiliti da qualche cervellone Acea nei quali Acea rifiuta di riprare i danni che causa. Il risultato è che ogni giorno di sprecano ettolitri ed ettolitri d’acqua. Che l’azienda sia totalmente allo sbando lo dimostra anche l’ audizione di pochi giorni  dei vertici di Acea alla Commissione Ambiente della Camera. Alla commissione i vertici non hanno fornito risposte soddisfacenti, anzi. A quanto si apprende, infatti, nessun dato concreto è stato consegnato né esposto verbalmente sul reale stato delle cose, sono stati elencati semplicemente interventi di ripristino di danneggiamenti (che si dovrebbero concludere entro metà settembre) ma senza alcuna indicazione sui costi e soprattutto senza un programma di investimenti futuri. In realtà Acea guadagna moltissimo anche se non fornisce adeguato servizio in cambio: ha visto crescere le proprie quotazioni in borsa del 4 per cento tra gennaio e maggio del 2017. Ha registrato nel 2016 un ricavo netto di oltre 600 milioni di euro di cui 90 nell’idrico. Tuttavia gli investimenti sulla rete e su adduttrici e approvvigionamento sono diminuiti nettamente negli ultimi anni. Se tra il 2003 ed il 2009 sono passati da 17 a 28 milioni di euro annui, dal 2009 a oggi sono tornati agli stessi livelli del 2003 registrando un picco negativo nel 2013 con 11 milioni. Sempre secondo quanto emerso in commissione Ambiente, i soci hanno preferito negli ultimi anni la distribuzione dei dividendi ad una crescita degli investimenti. Chissà chi ha deciso questa linea e come mai Comune ed Autorità di vigilanza – le sole entità istituzionali con titolo a intervenire sulla verifica dei bilanci e degli investimenti – non si sono accorte di questa forbice tra crescita degli utili e riduzione degli investimenti? In commissione è riomasta anche senza risposta la richiesta rivolta ad Acea di conoscere il programma degli investimenti dei prossimi mesi e anni. Forse semplicemente perché tale programma non esiste. Ma l’acqua continua e perdersi nelle strade delle nostre città perché Acea non interviene malgrado le numerose segnalazioni. Nei prossimi giorni un video documenterà le carenze dell’Acea nella zona del lago di Bracciano, diminuito di due metri dopo le captazioni Acea.

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