Sisma, Renzi e Gentiloni sott’accusa. Gasparri: «Ammettano di aver fallito»

24 Ago 2017 10:38 - di Redazione

«A un anno di distanza dal tragico terremoto che ha colpito l’Italia centrale, il primo pensiero va alle tante vittime di quel drammatico evento. Ma non si può non sottolineare l’inefficienza dell’azione dei governi Renzi-Gentiloni. Dopo dodici mesi tante persone vivono ancora a distanza dai loro luoghi di origine. Meno del dieci per cento delle casette provvisorie è stato consegnato. La gran parte delle macerie giace ancora nei territori colpiti dal sisma». Il senatore di Forza Italia,  Maurizio Gasparri mette sott’accusa Renzi, Gentiloni, Errani. «Hanno dimostrato – insiste l’esponente azzurro – totale inadeguatezza. Tutte le forze politiche, anche quelle di opposizione, hanno concorso all’approvazione di provvedimenti, allo stanziamento di risorse. Ma le gestioni si sono rivelate inefficienti e, peggio ancora, talvolta condizionate da equilibrismi e da lottizzazioni interne al Pd».

Terremoto, Gasparri: «Non è stato mosso un dito…»

«Tutti coloro che contestarono la ricostruzione dopo il terremoto dell’Aquila, che fu rapida ed efficiente, si sono azzittiti. Comprese presunte registe e donne di spettacolo che avevano dedicato film e documentari per alimentare in altre occasioni polemiche ingiustificate. Qui il film della tragedia – rimarca il vicepresidente del Senato – bisognerà pur farlo prima o poi. Non si è mosso un dito. E le dimissioni di Errani, dovute a ragioni politiche come politica fu la sua nomina, hanno segnato le ultime settimane con l’ammissione di un gigantesco fallimento. Dire la verità è doveroso nei confronti di chi è morto e nei confronti dei tanti vivi che sono stati abbandonati. È una vergogna alla quale si deve porre fine».

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