Siria, chi si rivede: il generale Michel Aoun, che annuncia offensiva anti-Isis

9 Ago 2017 17:07 - di Giovanni Trotta

L’esercito siriano sta intensificando i raid aerei su Jobar, a due chilometri a est della capitale Damasco in quelli che sono, a detta di alcuni testimoni locali, i bombardamenti più pesanti degli ultimi due mesi. Lo riferisce il controverso Osservatorio siriano dei diritti umani. Le operazioni militari sono ancora in corso nel Ghouta orientale. Si registrano scontri violenti tra esercito regolare siriano e terroristi nella località di Ain Tarma e nelle vicinanze di al-Motahalleq al-Janoub. Secondo gli “attivisti”, l’esercito del legittimo presidente siriano Bashar al-Assad ha bombardato le zone intorno alla città di Mdira nel Ghouta orientale per snidare i terroristi che fanno uso di civili come scudi umani. Bombardamenti di minore intensità hanno colpito anche Zamalka, Harasta e Kafr Btna nel Ghouta orientale. L’offensiva viola la tregua annunciata due settimane fa nella regione del Goutha orientale a est di Damasco. Intanto il Consiglio Supremo di Difesa del Libano ha dato il via libera all’operazione delle Forze Armate per “liberare il territorio dal terrorismo” attaccando gli obiettivi dei jihadisti dello Stato Islamico nel nordest del Paese dei Cedri, a ridosso del confine con la Siria. Lo riferiscono i media locali dopo l’attesa riunione del Consiglio Supremo di Difesa, presieduto dal capo di Stato Michel Aoun. “Il governo si impegna a liberare il territorio libanese dalla presenza del terrorismo e a proseguire la sua partecipazione alla coalizione internazionale per il contrasto al terrorismo”, si legge nel comunicato diffuso dopo la riunione, durante la quale è stata “esaminata la situazione” nelle aree dell’altopiano di Arsal, di al-Qaa e Ras Baalbeck. Secondo quanto annunciato, “sono state adottate misure per l’avvio di operazioni militari da parte dell’Esercito libanese a Ras Baalbek e al-Qaa” contro l’Isis. Il Consiglio Supremo di Difesa precisa di aver “formulato le raccomandazioni necessarie per il successo dell’operazione militare contro il terrorismo”.

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