Roma, sgomberato stabile occupato abusivamente da anni da “rifugiati”
“Vittoria. Stamattina è stato finalmente sgomberato il palazzo di via Curtatone a Roma, da quattro anni occupato abusivamente da centinaia di immigrati e covo di spaccio, prostituzione e criminalità. Meglio tardi che mai. Da 4 anni con Fratelli d’Italia ci siamo battuti in Parlamento e in Campidoglio per cancellare questo monumento al degrado e all’illegalità e continueremo a vigilare per impedire che questo edificio venga di nuovo occupato. Un plauso alle Forze dell’Ordine per il lavoro svolto. È tempo di dire basta con le zone franche”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli commenta lo sgombero: ”Prendiamo atto con soddisfazione dello sgombero di Palazzo Curtatone, l’immobile occupato da migranti con il controllo dei professionisti degli espropri proletari di Action. Sono anni che denunciamo questa situazione di illegalità attraverso question time, denunce, sollecitazioni al prefetto e al questore. Oggi finalmente la questione si è chiusa ed è lecito pensare che l’emergenza terrorismo che sta colpendo ripetutamente l’Europa abbia indotto il governo a procedere a quanto doveva essere fatto tre anni fa”. “La situazione all’interno del palazzo era nota a tutti – prosegue -: ingresso interdetto alle forze dell’ordine e ai proprietari, spaccio di droga, prostituzione, allacci elettrici abusivi, centrale di approdo smistamento di integralisti islamici che usavano la struttura come base dei collegamenti in tutta Europa per compiere attentati e organizzare traffici di essere umani. Il tutto in una delle zone della Capitale più strategiche. Dopo tre anni, possiamo dire che grazie all’azione incessante di Fdi-An questa battaglia di legalità e di rientro nello Stato di diritto è stata vinta”. Come si ricorderà, lo stabile oggi occupato da mille persone, nei pressi di piazza Indipendenza non lontano dalla stazione Termini, fu occupato dal coordinamento di lotta per la casa. L’edificio è dell’ex Agenzia per la protezione dell’ambiente. Nel 2016 la Guardia Costiera aveva potuto accedere all’edificio per arrestare alcuni scafisti che si nascondevano nel palazzo: dodici gli arrestati.