Rampelli: lo stato dei paesi colpiti rimane spettrale. Bye-bye Errani
Vasco Errani “era stato scelto come commissario per la ricostruzione da Matteo Renzi allo scopo di imbonire i dissidenti del Pd, non aveva altri meriti né competenze. Non sentiremo la sua mancanza, tuttavia giova ricordare che a un anno dal sisma sono state sgomberate il 10% delle macerie e lo stato dei paesi terremotati rimane spettrale, sono state consegnate il 12% delle casette provvisorie, sono stati riaperte il 3% delle attività economiche”. Lo dichiara Fabio Rampelli, presidente dei deputati Fdi. “Il fallimento della ricostruzione – aggiunge – si arricchisce del tardivo recepimento delle nostre proposte contenute negli indirizzi al governo dati a ottobre scorso con l’approvazione delle mozioni parlamentari che chiedevano la priorità nel piano annuale delle opere pubbliche per la realizzazione delle infrastrutture nelle zone sismiche, l’azzeramento di tasse e tributi fino a ricostruzione ultimata, gli incentivi alle imprese per la riapertura delle attività economiche. Tutti punti inapplicati o elusi in maniera cinica e furbesca”. “In questo scenario, a pochi giorni dal 24 agosto, sarebbero più giuste e gradite le dimissioni di Gentiloni che non quelle di Errani. Perché non è certo il più autorevole responsabile di tali deprimenti risultati”, conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio.