Putin schiera 100mila soldati sul confine baltico: “Non scherzate con la Russia” (VIDEO)

1 Ago 2017 19:05 - di Laura Ferrari

Vladimir Putin invierà, fra la metà di questo mese e i primi di settembre, migliaia di militari in Bielorussia, per arrivare a dislocare fino a 100mila persone ai confini con i Baltici per le esercitazioni congiunte con Minsk “Zapad 2017” (Occidente) in programma da tempo, fra il 14 e il 20 del mese prossimo. Mosca ha informato la Nato che saranno solo 13mila i militari coinvolti, ma il New York Times sostiene che il numero di personale coinvolto – fra soldati, personale della sicurezza e civile- dovrebbe essere compreso fra le 60mila e le 100mila unità. “Abbiamo tutte le ragioni per ritenere che potranno prendervi parte un numero sostanzialmente maggiore di militari rispetto a quello ufficiale”, aveva dichiarato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg lo scorso luglio. Mosca fra l’altro non ha ancora dato il via libera a osservatori internazionali. Le manovre si svolgeranno oltre che in Bielorussia anche nel Mar Baltico, a Kaliningrad e nella Russia occidentale: si prevede fra l’altro il dispiegamento in Bielorussia di almeno due battaglioni (tremila militari) del Primo corpo carri della guardia che dopo la guerra, era stata dislocata nella DDR e aveva preso parte alla repressione della primavera di Praga nel 1968: sciolta alla fine degli anni Novanta era stata ricostituita nel 2015.

Il messaggio di Putin è chiaro: “Siamo forti, non scherzate con noi”

“Il grande timore è che i russi non se ne andranno e non è paranoia”, ha affermato il generale Tony Thomas, a capo del comando per le operazioni speciali Usa, in una conferenza sulla sicurezza nazionale ad Aspen il mese scorso, parole citate dal New York Times. “Prima di tutto il messaggio è, “vi stiamo guardando, siamo forti, abbiamo imparato molto, non scherzate con la Russia”, ha sottolineato il generale in pensione Peter Zwack, già attaché militare a Mosca fra il 2012 e il 2014. Manovre Zapad, nate durante la guerra fredda, si sono svolte nel 1999, nel 2009 e nel 2013. La Russia ha requisito vagoni a sufficienza per portare 4mila carichi di carri e altro materiale bellico pesante avanti e indietro dalla Bielorussia. Mosca ha già inviato in Bielorussia, su base permanente, un migliaio di militari (per difesa aerea, comunicazioni e logistica). Entro metà agosto, migliaia di militari cominceranno ad arrivare in vista delle esercitazioni. Il resto arriverà all’inizio di settembre. Insieme al corpo di carri prenderà parte alle esercitazioni, schierata nella zona di Smolensk, ai confini con la Bielorussia, anche una nuova divisione motorizzata che dispone di 800 carri armati e 300 pezzi di artiglieria, oltre a decine di lanciatori di missili Iskander.

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