Nigeriano ubriaco semina il panico a Pordenone: era già stato espulso
I poliziotti di Pordenone hanno arrestato un ventisettenne nigeriano, senza il permesso di soggiorno, per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale: ieri sera poco prima delle 20, in pieno centro, a corso Vittorio Emanuele, stava molestando i passanti. L’uomo, ubriaco, è stato rintracciato poco dopo da una pattuglia della Squadra Volante, in piazza Risorgimento. Durante il controllo l’uomo si è rifiutato di fornire le generalità e ha reagito violentemente, tanto da rendere necessario l’arrivo di una seconda pattuglia. Nonostante i ripetuti tentativi di calmarlo, alla fine gli agenti sono stati costretti a usare lo spray al peperoncino. Durante l’intervento un poliziotto è rimasto ferito con lesioni giudicate guaribili in 3 giorni. L’arrestato, già destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Pordenone, si trova ora in carcere a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Anche a Pordenone è emergenza immigrati
Il problema del gran numeri di immigrati presenti sul territorio cittadino è diventato di stringente urgenza. «La città è già ampiamente oltre la quota stabilita – ha dichiarato nei giorni scorsi il prefetto di Pordenone, Maria Rosa Laganà – Sono circa 380, hub compreso, i richiedenti asilo che sono stati accolti dal capoluogo. Non ci metterei nulla a trovare nuovi appartamenti qui, dove l’offerta immobiliare è maggiore, ma sono contraria a farlo. Proprio perché il sistema regge se l’accoglienza è distribuita. I mille profughi ospitati in provincia, sono sistemati in quelli che sono ormai 32-33 Comuni». Un’emergenza che la città friulana vive con affanno. In nome dell’accoglienza indiscriminata, gli effetti sono sotto gli occhi di tutti.