Migranti, Forza Italia attacca: «Pd e governo inadeguati a fronteggiare l’emergenza»

9 Ago 2017 14:56 - di Redazione
ong

«Forza Italia non partecipa al duello tra ministri del Pd che dimostra, una volta di più, le lacerazioni di quel partito e la sua sostanziale inadeguatezza a governare il Paese. Noi stiamo con la linea che abbiamo sempre interpretato, quella che hanno attuato i governi guidati da Silvio Berlusconi. Abbiamo sostenuto l’indagine conoscitiva sulle Ong in Senato e contribuito al documento che contiene il regolamento per le Ong, di cui rivendichiamo la paternità». Lo afferma il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri. «Solo allora, e prima ancora che alcune procure incriminassero delle Ong, si è avviata una relativa e parziale svolta. Che deve essere consolidata. Mettendo al bando le Ong che agiscono a sostegno degli scafisti e quindi alimentando un circuito criminale. Ponendo fine a un uso improprio della Guardia Costiera che da Delrio riceve direttive sbagliate e dissennate. Bisogna peraltro evitare – aggiunge Gasparri – di portare al centro del dibattito leggi demagogiche come quella dello Ius soli che, sia chiaro, al Senato non passera né ora né mai. Si rassegnino quanti sui giornali e nei partiti la sostengono. Quella legge non sarà mai approvata».

Migranti, Forza Italia: «Basta buonismo superficiale» 

Gasparri sottolinea inoltre che «bisogna anche evitare impropri paragoni tra i nostri emigranti che pagarono il prezzo della vita, come a Marcinelle, andando all’estero a lavorare con enorme sacrificio e rispettando le norme che altri ignoravano. Non è paragonabile la vicenda di Marcinelle all’attività indegna degli scafisti e a tutto quello che accade nel Mediterraneo. L’Italia – conclude Gasparri – ha accolto milioni di stranieri ma non può accogliere l’Africa intera. Ne devono prendere atto ministri e viceministri che sostengono tesi impraticabili, pericolose, temerarie. Le loro parole alimentano gli scafisti e aiutano l’instabilità della Libia che invece deve essere un obiettivo prioritario dell’Italia. A tal fine bisogna rimandare al più presto l’ambasciatore in Egitto e ripristinare relazioni fondamentali per governare la situazione complessiva del Nordafrica». Sul tema scende in campo anche Paolo Romani, presidente dei senatori di Forza Italia: «Al di là delle polemiche inutili e di imbarazzanti schieramenti fra ministri e viceministri di questa torrida estate, a parlare chiaro sono i dati: quelli pubblicati dalla Unhcr dimostrano fino in fondo quanto da noi sostenuto in questi mesi. Il maggior controllo delle attività delle Ong nel centro Mediterraneo e l’effetto deterrenza frutto del combinato disposto dell’indagine della procura di Catania su possibili contatti diretti tra soccorritori e trafficanti, dell’indagine conoscitiva della commissione Difesa al Senato e del conseguente documento conclusivo votato all’unanimità che imponeva paletti per evitare zone d’ombra nelle operazioni e del conseguente codice di condotta elaborato dal Viminale e legittimato dal voto a larga maggioranza del Parlamento ha avuto conseguenze molto positive sulla brutale contabilità delle morti in mare». Un’equazione tragica ma semplice, più Ong – conclude Romani – più partenze in condizioni di totale insicurezza, più morti: 11.492 partenze dalla Libia contro le quasi 25.000 del mese precedente o dello stesso mese dello scorso anno e “solo” 59 morti contro i 400 di giugno o i 750 di maggio. Scoraggiare le partenze vuol dire alla fine limitare e di molto il numero di morti in mare».

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