Lupi contro la Meloni. Stavolta, caro Maurizio, hai preso una cantonata

29 Ago 2017 13:27 - di Gloria Sabatini

Elegante, felpato, dal mite passato ciellino, Maurizio Lupi è irriconoscibile. «Vermi magrebini? Ma la Meloni si rende conto di che cosa dice? Uno stupratore è tale indipendentemente dalla sua nazionalità. O vogliamo veramente credere all’equazione migrante=stupratore?». Con una veemenza verbale che non gli appartiene, il presidente dei deputati di Alternativa popolare attacca frontalmente Giorgia Meloni per un post nel quale la leader di Fratelli d’Italia invita la presidente Boldrini a non restare muta di fronte alle violenze sessuali consumate a Rimini e osa definire gli stupratori «un branco di vermi magrebini».

Lupi contro la Meloni: non sa cosa dice

Non si può. Per Lupi l’ex ministro della Gioventù non sa cosa dice. «Se proprio vogliamo usare toni forti diciamo “verme stupratore”», consiglia l’ex ministro dei governi Letta e Renzi. E perché? Se a violentare ripetutamente la donna polacca di fronte al fidanzato sono stati quattro balordi nati in Maghreb come doveva chiamarli? Se fossero nati a Parigi forse avrebbe detto “vermi francesi”, se fossero nati a Londra li avrebbe definiti “vermi inglesi” o “britannici”. È una notizia, caro Lupi, non un giudizio morale. Colpisce, invece, che tra tanti temi dell’agenda politica il capogruppo di Alternativa popolare si metta a replicare con tanto veleno al post della leader di Fratelli d’Italia accusandola, nientemeno, di equiparare gli immigrati agli stupratori. Tanta foga per una lezioncina di bon ton mordi e fuggi. Anche Lupi, evidentemente, soffre della sindrome del razzismo capovolto, un morbo contagioso trasversale agli schieramenti, e si mette a discettare, lui non la Meloni, della nazionalità degli stupratori di Rimini.

La difesa della Boldrini

«La violenza su una donna è vergognosa perché è violenza, non per la provenienza geografica di chi la compie», continua Lupi per concludere con una difesa inaspettata di Lady Montecitorio. «E perché poi chiamare in causa politicamente la presidente della Camera? Che cosa dovrebbe dire mai la Boldrini, il cui intervento viene sollecitato dalla leader di Fratelli d’Italia?». Avrebbe potuto (e dovuto) dire molte cose, ma a Lupi non interessa. «Non è francamente accettabile – conclude l’ex alfaniano di ferro – sfruttare ogni occasione di cronaca per cercare di racimolare qualche voto eccitando un presunto razzismo latente degli italiani. Ma che considerazione abbiamo dei nostri concittadini? Li pensiamo veramente così beceri e così volgari?». Insomma i vermi non c’entrano. E nemmeno i magrebini. C’entrano le percentuali elettorali e la paura di dover salutare gli scranni del Parlamento.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Gianni 16 Aprile 2018

    MA LUPI CHE DEVE DIRE CHE FINO IERI FACEVA PARTE DELLA SINISTRA ADESSO CE LA CON GIORGIA , CARO LUPI RICANBIA UNALTRO PARTITO COSI NEL NOSTRO VICINO NON TI VOGLIAMO QUANTI SO ADESSO 3 O 4 PARTITI CHE CAMBI , ANCORA TI FANNO PARLARE?