Libia, la reazione non si fa attendere: attentato (fallito) all’alleato di Haftar
Un’esplosione ha colpito stamani un gruppo di fedeli che stavano uscendo da una moschea di Bengasi, in Libia, provocando il ferimento di almeno sette persone. È quanto si legge sul giornale online Libya Herald secondo cui l’obiettivo era Salah Al-Ataiwish, influente e carismatico leader della tribù Magharba, ritenuto un alleato del generale Khalifa Haftar e già scampato di recente a un altro attacco. L’esplosione è avvenuta nella moschea del distretto di Sidi Faraj, a Bengasi, dopo la preghiera del mattino. Secondo il giornale, Al-Ataiwish non si trovava però vicino al luogo dell’esplosione, avvenuta nell’area in cui i fedeli lasciano le scarpe per entrare in moschea. Sono invece rimasti feriti due suoi figli, Salah e Belgasem, e un cugino, Salem Belhassan Al-Ataiwish, insieme ad altre quattro persone. Il Libya Herald ricorda come lo scorso novembre Al-Ataiwish fosse già scampato a un attacco nei pressi della stessa moschea. In quell’occasione l’uomo era rimasto gravemente ferito e per diversi mesi, secondo il giornale, è stato negli Emirati Arabi Uniti per cure mediche. Poco prima di quell’attacco le forze di Haftar erano riuscite a prendere il controllo di diversi terminal petroliferi con il supporto della tribù Magharba.
(Foto Libya Herald)