Incendi, dopo sei giorni brucia ancora il Monte Morrone. In azione i Canadair (video)
Continua a bruciare il Monte Morrone, nel parco nazionale della Majella. Nonostante gli sforzi profusi da tutti i corpi istituzionali impegnati nella lotta agli incendi e dai volontari, le fiamme restano indomate ormai dai sei giorni. E anche l’impiego dei Canadair non sembra, per ora, sortire l’effetto sperato.
Il peso dello smantellamento del Corpo forestale
La situazione è «molto complessa», come ha ammesso anche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, assicurando il massimo impegno del governo per salvare questo altro pezzo di patrimonio naturale italiano che sta andando in fiamme. Epperò, tra gli addetti ai lavori, c’è chi rintraccia una responsabilità specifica della politica, e delle scelte di Matteo Renzi in particolare, in quello che sta accadendo in questa estate di fuoco: lo smantellamento del Corpo forestale dello Stato – è il ragionamento – ha privato l’Italia di una forza d’eccellenza e con competenze specifiche nel contrasto agli incendi che nessun altro corpo ha. Il risultato è stato una lotta che si è fatta ancora più impari tra fuoco e uomini che devono spegnerlo.
Il volontario ferito sul Morrone resta «molto grave»
E proprio sul Morrone l’altro giorno un volontario della Protezione civile è rimasto ferito in modo grave, dopo che una pietra si è staccata da un costone. Le condizioni del giovane, 33 anni, restano molto gravi: l’uomo rimane ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale di L’Aquila, dove è tenuto in coma farmacologico ed è intubato.