Cresce il Pil, esulta Gentiloni. Meloni: ma restiamo al di sotto della media europea
Nel secondo trimestre del 2017 il prodotto interno lordo (PIL), è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% nei confronti del secondo trimestre del 2016.
L’aumento tendenziale del Pil nel secondo trimestre del 2017 dell’1,5% rispetto al secondo trimestre del 2016 è il più alto registrato dall’Istat da sei anni. Per trovare un valore maggiore bisogna tornare al primo trimestre del 2011 quando l’incremento era stato del 2,1%. Numeri che hanno fatto cantare vittoria al premier Gentiloni e ad altri esponenti del governo, secondo cui saremmo di fronte a cifre strabilianti e capaci di esorcizzare i venti di crisi.
Un ottimismo che non convince Giorgia Meloni, la quale commenta così l’esultanza del governo: “Renzi, Alfano e Gentiloni – dice Meloni – esultano per i dati positivi del Pil diramati dall’Istat ma, da navigati professionisti delle televendite, omettono furbescamente di dire che l’andamento dell’economia italiana resta tra i peggiori di tutto l’Occidente e molto al di sotto della media europea”.
“La notizia non è che il Pil cresce grazie al governo. La notizia – insiste Meloni – è che il Pil cresce meno del dovuto, nonostante la congiuntura internazionale favorevole, per colpa delle politiche fallimentari della sinistra”. E Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, fa notare a sua volta che l’Italia rimane in coda tra “i paesi nostri concorrenti”. “Peggio di noi – conclude Brunetta – solo Portogallo e Regno Unito”.