55 anni fa moriva Marilyn Monroe. Il sogno erotico di ogni uomo (video)
55 anni fa moriva Marilyn Monroe. Aveva 36 anni e, da almeno un decennio, era il sogno erotico inarrivabile di ogni maschio del pianeta. Marilyn venne trovata senza vita dalla governante con la quale viveva nella sua casa a Los Angeles. Suicidio? Omicidio? Tutto fu velocemente trattato e altrettanto velocemente tacitato: la causa del decesso fu individuata in una overdose da barbiturici. E sebbene si parlò, perciò, di suicidio mai nessuna indagine ne appurò la veridicità. Così, oltre mezzo secolo dopo, i misteri che avvolgono la scomparsa della diva americana non sono stati svelati. Probabilmente la causa è da ricercare nelle sue ultime frequentazioni. Già perchè di mezzo c’era anche la famiglia Kennedy. Il presidente John Fitzgerald e il fratello Robert che, per inciso, era l’allora ministro della Giustizia. Pare che all’epoca Marilyn si vantasse con gli amici della sua relazione “con un uomo importante” che le avrebbe anche chiesto di sposarla e dal quale aspettava un bambino. Dall’autopsia dell’attrice non risultò natualmente nulla di tutto ciò, ma l’alone di dubbio sui due rampolli della famiglia più importante d’America rimase intatto. Bionda, formosa, con quell’aria da svampita che in realtà accendeva nel maschio ogni fantasia, Marilyn Monroe era riuscita a scalare l’Everest della celebrità con la più disarmante naturalezza. Tuttavia, avendo avuto un’infanzia difficile, vissuto con più famiglie adottive, saggiato i rigori dell’orfanotrofio e le pene per una madre con gravi problemi psichici, Norma Jeane (il suo vero nome) non assaporò mai compiutamente la felicità. La conobbe a sprazzi e così solo sprazzi ne donò ai suoi partner. A cominciare dai suoi tre mariti, James Dougherty (il primo), Joe Di Maggio campione di baseball e Arthur Miller il commediografo, per finire coi numerosi amanti come l’attore francese Yves Montand e, appunto, i due fratelli Kennedy. Una donna tanto sfortunata quanto bella e famosa, Marilyn. Non poteva che divenire un mito.