Malasanità a Napoli: ricoverato in codice rosso, muore dopo 4 ore di attesa

20 Ago 2017 12:21 - di Carlo Marini

Si chiamava Antonio Scafuri il 23enne ricoverato in codice rosso al Pronto Soccorso del Loreto Mare di Napoli e morto dopo avere atteso quattro ore senza soccorsi. Il fatto è stato denunciato del responsabile del Pronto Soccorso dell’ospedale Loreto Mare, Alfredo Pietroluongo. Nella denuncia si ricostruisce l’arrivo, la stabilizzazione e il trasferimento del giovane al Vecchio Pellegrini, senza ambulanza rianimativa. Tale ritardo potrebbe aver compromesso il quadro clinico già precario del 23enne, già debilitato dalle fratture multiple causate dall’incidente stradale di cui era stato vittima. Il giovane viaggiava a bordo di uno scooter insieme a un amico. Erano ad Ercolano, nei pressi di Villa Campolieto, quando il mezzo ha impattato contro un’automobile impegnata in una manovra. Antonio, che sul veicolo era il passeggero, è stato sbalzato lontano.

Il padre del ragazzo morto a Loreto Mare: “Me l’hanno ucciso”

Il padre non riesce a darsi pace perché secondo quanto raccontato da lui stesso Antonio avrebbe aspettato ben 4 ore per essere trasferito dall’Ospedale Loreto Mare al Vecchio Pellegrini. «Me l’hanno ucciso  – racconta al Mattino – Mio figlio era un leone e l’ho perso a causa della totale negligenza dei medici che l’avrebbero dovuto curare. Voglio la verità, soltanto la verità su quanto accaduto. E per questa verità combatterò ogni giorno della mia vita». L’ospedale Loreto Mare era finito nel mirino della procura di Napoli per alcuni casi di assenteismo. In quel caso alcuni medici erano stati denunciati e sottoposti a provvedimenti disciplinari. 

 

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