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Venezuela, i fedelissimi di Maduro tentano un contro-golpe al parlamento

Venezuela, i fedelissimi di Maduro tentano un contro-golpe al parlamento

Esteri - di Redazione - 5 Luglio 2017 alle 19:56

Un gruppo di presunti simpatizzanti del presidente venezuelano Nicolas Maduro è entrato oggi con la forza nella sede del parlamento di Caracas, capitale del Venezuela. Nell’assalto sono rimaste ferite almeno cinque persone, fra cui tre deputati. L’attacco è scattato con un lancio di petardi contro i giardini del parlamento, dove si erano riuniti i deputati dell’opposizione, in maggioranza all’assemblea, in occasione della festa nazionale. I deputati sono inizialmente corsi a rifugiarsi all’interno della Camera, poi sono usciti nuovamente quando hanno visto che gli assalitori erano entrati nei giardini. A questo punto c’è stato un vero e proprio scontro fisico nel quale sono rimasti feriti tre deputati e due impiegati del parlamento. Il deputato Americo de Grazia, ferito al capo, è stato trasportato in infermeria in stato di incoscienza. I deputati hanno puntato il dito contro la Guardia nazionale, che avrebbe dovuto difendere il parlamento ma ha lasciato entrare i membri di uno dei cosiddetti colectivos, gruppi di sostenitori del governo Maduro. “La responsabilità è del colonnello Vladimir Lugo, della Guardia nazionale, che ha permesso l’ingresso di gente dei collectivos armati di mazze, coltelli e petardi”, ha denunciato il vicepresidente della Camera, Freddy Guevara. L’assalto è avvenuto nel clima di scontro istituzionale e manifestazioni di protesta in tutto il Paese che sta agitando il Venezuela da tre mesi e ha già causato 90 morti. Ad alimentare la protesta è una grave crisi economica, con penuria di cibo, medicine e altri generi essenziali. A tre mesi dall’inizio delle proteste contro Maduro in Venezuela, il bilancio delle vittime della violenza delle milizie al suo servizio è salito a 90 morti, ha denunciato la procuratrice generale Luisa Ortega. Secondo altre fonti dell’opposizione, il numero avrebbe superato i cento. È stato inoltre creato un tribunale militare speciale con l’incarico di seguire i casi degli attivisti – sono in totale 4.658 – accusati di omicidio, aggressione o danni. Il tribunale speciale è “un mistero”, ha aggiunto Ortega, diventata in questi mesi, a sorpresa, l’esponente delle istituzioni critica di Maduro di maggior peso. La stessa Ortega è al centro di un caso giudiziario avviato ieri alla Corte suprema che potrebbe costarle l’incarico.

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5 Luglio 2017 alle 19:56