Trump rilancia l’Occidente e attacca Mosca: «Destabilizza l’Europa» (video)
Un Donald Trump per certi versi nuovo di zecca quello che i polacchi hanno ascoltato in piazza Kranisnki a Varsavia. Un Trump passato dallo scetticismo sulla Nato all’esaltazione del valore strategico dell’Alleanza atlantica in difesa della «libertà e dei valori dell’Occidente», oggi come ieri minacciati dall’Orso russo. La rinnovata polemica con Vladimir Putin (con il quale è previsto un faccia a faccia per domani ad Amburgo a margine del G20) si spiega sia con il riavvicinamento di Mosca a Pechino nella difesa della Corea del Nord, con cui Trump vorrebbe regolare i conti una volta per tutte, sia con la volontà di allontanare definitivamente il sospetto di essere stato il beneficiario del cosiddetto Russiagate, cioè le presunte interferenze del Cremlino sulle elezioni presidenziali americane dello scorso novembre.
«Polonia terra di grandi eroi»
A Varsavia Trump ne ha parlato con i giornalisti ammettendo le interferenze russe (e non solo russe, a suo dire) ma, nello stesso, accusando il suo predecessore Barack Obama di non averle contrastate perché convinto della vittoria di Hillary Clinton: «Se avesse pensato il contrario – ha affermato -, avrebbe fatto qualcosa. Se avesse creduto che avrei vinto io, avrebbe fatto di tutto». Sia come sia, il Trump ammirato in Polonia è distante anni luce da quello tutto ripiegato sulle cose americane. Persino nei toni. Quelli riecheggiati in piazza Kranisnki ricordano addirittura quelli di John Kennedy a Berlino all’indomani della realizzazione del Muro che avrebbe diviso per oltre quarant’anni il cuore dell’Europa: «Sono qui oggi – ha scandito – non solo per fare visita ad un antico alleato, ma per indicarlo ad esempio per coloro che cercano la libertà e che vogliono trovare il coraggio e la volontà per difendere la nostra civiltà».
Folla entusiasta per Trump
Parole, queste di Trump, che hanno fatto breccia nella folla che ne ha ripetutamente ritmato il nome in segno di approvazione. «L’esperienza polacca – ha poi proseguito il presidente Usa rievocando la lunga battaglia della Polonia per la difesa della propria libertà, prima contro l’occupazione nazista e poi contro il regime comunista – ci ricorda che la difesa dell’Occidente in ultima analisi ha a che fare non solo con i mezzi a disposizione, ma sulla volontà di vittoria della gente. E la fondamentale domanda del nostro tempo è se l’Occidente vuole sopravvivere». Un concetto, quest’ultimo, che lo ha introdotto su quello, più attuale e pressante, della battaglia contro i «nemici esterni, come l’estremismo e il terrorismo», e quelli «interni, come la burocrazia». Un ulteriore spunto polemico anti-russo Trump lo ha dato quando, a proposito di approvvigionamento energetico, ha detto che la Polonia e i suoi vicini non saranno «più ostaggio di un solo fornitore».