Van contro moto: ora l’accusa per la morte di Elisa è di “omicidio volontario”

11 Lug 2017 16:11 - di Redazione

Omicidio volontario. È il reato che la procura di Torino ha chiesto di contestare a carico di Maurizio De Giulio, il 50enne che alla guida del van ha travolto domenica a Condove la moto sulla quale viaggiava la coppia di fidanzati. Nell’urto Elisa Ferrero, la 27enne che sedeva sul sellino posteriore, è deceduta sul colpo mentre Matteo Penna, 29enne, che era alla guida, è tutt’ora ricoverato in prognosi riservata nella rianimazione del Cto di Torino. Subito dopo l’incidente, che sarebbe stato causato da una lite tra il centauro e l’automobilista per questioni legate alla viabilità, il 50enne, risultato positivo al test dell’alcol, era stato fermato dai carabinieri con l’accusa di omicidio stradale e trasferito in carcere. La richiesta della procura è stata avanzata durante l’udienza di convalida del fermo. Il gip si è riservato di decidere.

Omicidio volontario: domenica l’incidente alle porte di Torino  

Restano stazionarie le condizioni di Matteo, il giovane 29enne ricoverato da domenica sera in prognosi riservata al Cto di Torino. Il giovane, coinvolto nell’incidente stradale di Condove, dove un van ha travolto la moto sulla quale viaggiava con la fidanzata, ha riportato un trauma toracico e un trauma cranico. Al momento è sedato e intubato. «Ho visto il mio cliente ieri e sto tornando in carcere proprio ora – dice l’avvocato Matteo Del Giudice, legale del cinquantenne accusato di omicidio – e durante il colloquio la sua preoccupazione più grande non è la sua personale condizione, di trovarsi cioè in carcere, ma quanto è accaduto. Continua a essere – ribadisce il legale – molto turbato. Per il resto al momento non abbiamo altre dichiarazioni da rilasciare», conclude.

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