Napoli, roghi tossici e feci sversate in terra: sequestrate 3 aree del campo rom di via Cupa

17 Lug 2017 13:00 - di Lorenza Mariani

Invasione di terreni, gestione non autorizzata di rifiuti, combustione illecita di rifiuti, costruzioni edilizie in assenza di permesso di costruire e furto di energia elettrica: tutto il repertorio illecito che si può immaginare attivo in un campo nomadi era quotidianamente in scena nelle tre aree dell’insediamento rom di via Cupa Perillo, in corrispondenza dell’Asse Mediano, che la Polizia municipale di Napoli ha appena posto sotto sequestro  in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura partenopea.

Sequestrate 3 aree del campo rom di via Cupa

Tutto illecito, dall’occupazione di suolo alla densità di popolazione all’interno del campo: tanto che le indagini della Polizia municipale, coordinate dalla quinta sezione Reati ambientali della Procura di Napoli, hanno consentito di accertare che nelle tre aree poste ora sotto sequestro sono stanziate attualmente circa 290 persone di etnia rom, di cui 151 minori, che insistono numerosi manufatti abusivi e che, di contro, non esistono servizi igienici e lo sversamento delle deiezioni umane avviene direttamente sul suolo, senza alcuna immissione in fogna. E ancora, sono stati riscontrati allacci abusivi alla rete elettrica e notevoli cumuli di rifiuti, anche combusti e speciali pericolosi, costituiti da scarti di demolizioni edilizie, carcasse di auto, elettrodomestici e copertoni usati.

Gravi rischi per la salute e disagi alla viabilità

Nei terreni, ha spiegato allora il procuratore Nunzio Fragliasso, «sussiste una grave e allarmante situazione igienico-sanitaria, secondo quanto ritenuto dalla Asl». Inoltre ricorre «un grave e attuale pericolo per la salubrità dell’aria a causa del costante incremento dei roghi di rifiuti nella zona, con potenziale danno per la salute della popolazione residente in prossimità dell’area del campo rom, a ridosso del quale insiste anche la scuola elementare e materna “Ilaria Alpi-Carlo Levi”, avendo le indagini tecniche, in merito alle immissioni nocive, già rilevato il superamento dei parametri normativi prescritti». L’occupazione abusiva delle tre aree, inoltre, determina l’impossibilità di utilizzare le rampe di accesso e di uscita di una vasta zona dell’Asse Mediano, con disfunzioni per tutta la viabilità dell’area nord di Napoli. La Procura ha concesso un termine fino all’11 settembre 2017 prima di procedere allo sgombero coattivo del campo rom, per consentire al Comune di Napoli di reperire idonee sistemazioni abitative per i soggetti destinatari dello sgombero. 

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