Migranti, Gasparri contro Boeri: aggiungi sciocchezze a schiocchezze
Migranti: l’Austria schiera i mezzi corazzati al confine; Francia e Spagna danno lo stop agli sbarchi nei loro porti; Bruxelles annuncia la stesura (almeno) della prima parte del piano europeo per aiutare l’Italia ad affrontare l’emergenza migranti. E da noi? Da noi Boeri intervenendo a gamba tesa, lancia contro allarmi e rimescola le carte sul tavolo di quello che tutto è, tranne che un gioco.
Migranti, j’accuse di Gasparri al governo e a Boeri
Non a caso, «in materia di immigrazione ci mancava il presidente dell’Inps Boeri che aggiunge sciocchezze a sciocchezze invocando più immigrati per salvare i conti», commenta a stretto giro dalle esternazioni del numero uno dell’Istituto di previdenza sociale, Maurizio Gasparri che, poi, aggiunge anche: «Dice cose false e sbagliate, ed è veramente un personaggio da mettere alla porta nel giro di qualche minuto». Non solo: «Nel frattempo registriamo che l’inversione di rotta del governo italiano è solo teorica – completa il quadro di denuncia politica il vicepresidente del Senato –; si è affermato finalmente il giudizio critico sulle Ong che FI è riuscita ad ottenere grazie all’indagine conoscitiva che con Romani abbiamo sollecitato al Senato. Ormai anche il governo si rende conto che queste organizzazioni favoriscono l’attività degli scafisti e dei trafficanti di persone, costituendo un problema che va affrontato con determinazione. Ma l’atteggiamento degli altri paesi europei, che giustamente non volendo clandestini chiudono i porti, ci mette di fronte alla realtà», chiosa l’esponente forzista.
«Vogliamo i fatti, in Italia, nel Mediterraneo e in Libia»
Per Gasparri «dobbiamo avere il coraggio di dire che l’eventuale ricollocazione può riguardare soltanto i profughi politici che sono non più del 5% di quelli che arrivano in Italia. I restanti immigrati sono clandestini a tutti gli effetti e nessuno li vorrà. Quindi bisogna in primo luogo non farli arrivare, in secondo luogo avere la forza di espellerli. Pertanto i carri armati austriaci, la chiusura delle frontiere francesi o l’annuncio dei porti chiusi in Spagna o altrove non ci sorprende. L’Italia deve avere il coraggio di un’autentica e forte inversione di rotta. Abbiamo avuto ragione sulle Ong, abbiamo ragione anche sul resto. Ma non ci basta. Vogliamo vedere fatti, in Italia, nel Mediterraneo e in Libia», conclude con veemenza Gasparri la sua disamina.